Campania, inquietanti segnali negativi per l’export dell’industria aeronautica

I dati sull’export 2014 dei distretti campani, registrati dal consueto monitoraggio di Intesa Sanpaolo, quantificano quell’arretramento dell’industria aeronautica regionale che da qualche tempo gli osservatori più attenti e indipendenti anticipano all’opinione pubblica e alle istituzioni.
intesa_sanpaolo_635539946923603515Nonostante gli oltre 200 milioni di finanziamenti pubblici che sono arrivati dal governo e dalla comunità europea alle aziende aerospaziali campane, a quelle del DAC e alle imprese che hanno concorso agli accordi di programma della Regione Campania, il risultato e che i dati dell’export dei distretti industriali sono ancora significativamente negativi. Le vendite estere dei due comparti tradizionalmente trainanti dell’economia regionale come quello aeronautico e quello della bufala campana, sono calati di oltre 140 milioni di euro, solo l’aeronautico perde il 6,6% dell’export dell’anno precedente. Le aziende aeronautiche campane hanno calato le vendite estere di 77,7 milioni di euro rispetto agli 1,117 miliardi di euro del 2013.  Un trend in calo che nell’ultimo trimestre 2014 ha registrato un calo del 28,1%.  Il risultato è anche peggiore se confrontato con il fatturato dei distretti italiani cresciuto del 3,1% favorito dal calo dell’euro che ha dato nuovo slancio ai sistemi imprenditoriali locali più dinamici.
L’industria aeronautica nazionale registra dati significativamente positivi in particolare in Lombardia che cresce del 14,8%, o quelli delle vendite estere del Polo aeronautico pugliese, +60,1 milioni di euro sul 2013 e una crescita percentuale che si avvicina al 15,5, bene anche il polo aeronautico del Lazio con una crescita del 13%.
In Campania le condizioni date non sono tali da intravedere un’inversione di marcia perché, nell’indifferenza interessata di molti, le scelte della classe politica e quelle industriali dei player non vanno nella direzione di reindustrializzazione dell’economia regionale.  La tendenza si consoliderà ha dichiarato Paolo Graziano, presidente e Ad di Magnaghi Aeronautica, perché, «fermo restando il ruolo e il peso dell’area e delle imprese che operano nel Napoletano, i programmi che si stanno sviluppando in Puglia, dal Boeing 787 Dreamliner ai Bombardier C-Series, mi sembrano destinati ad avere maggiore possibilità di crescita».