Atitech. Sequestro della GdF per false fatturazioni

Sequestro di 350mila euro disposto per Atitech spa dal gip del Tribunale di Napoli. Il provvedimento contesta operazioni commerciali ritenute inesistenti per il 2011. Sarebbero 41 le fatture ricevute da Atitech dalla S.G. srl riguardanti attività di verniciatura.atitech-690x294

L’azienda di Brusciano avrebbe con 25 lavoratori, in realtà licenziati un anno prima,  lavorato regolarmente per la verniciature di velivoli assegnati ad Atitech per le attività di manutenzione.

S.G S.r.l. avrebbe in quegli anni lavorato anche per altre società del settore, sia per treni che aerei, e per Atitech  l’azienda o i suoi dipendenti, avrebbero modificato successivamente anche le livree dei velivoli Alitalia dopo l’entrata nella compagnia italiana di Etihad. Eppure dagli accertamenti condotti su indicazione della Procura-Sezione Reati di Criminalità economica, sarebbe emerso che la GdF ritiene S.G una  “società cartiera” che mai ha presentato il bilancio e la dichiarazione dei redditi per il 2011, e mai avrebbe mai avuto rapporti commerciali con Atitech spa.

L’azienda napoletana di Gianni Lettieri in una nota  firmata dal direttore generale Ciro Favicchia  precisa che Atitech SpA – il 27 dicembre 2016 scorso  in autotutela, ha presentato un esposto dopo aver avuto conoscenza formale da parte dell’Agenzia delle Entrate delle problematiche relative ad S.G. srl relative alla  incongruità delle dichiarazioni rese e alla tenuta dei propri documenti e registri fiscali e contabili.

Atitech nella nota sostiene che la S.G. srl  avrebbe potuto falsificare i propri documenti societari proprio “al fine di trarre in inganno Atitech SpA per ottenere la commessa lavorativa. Per questo, sostiene l’azienda napoletana, abbiamo già chiesto all’Autorità giudiziaria di accertare i profili di responsabilità penale in capo all’amministratore della S.G. srl, e di quanti altri avessero commesso o concorso a commettere condotte di falso e truffa”.

Il comunicato poi chiarisce la posizione del presidente Gianni Lettieri che risulta comunque indagato: “Precisiamo che lo stesso”  Lettieri ( NdR) “si è limitato, in qualità di legale rappresentante, a firmare meramente le dichiarazioni Iva. Mentre gli ordini di acquisto sono stati tutti firmati dall’amministratore delegato di Atitech SpA, De Pompeis, e controfirmati dal dirigente Fantoni, dal responsabile ufficio acquisti Spigni e dall’ufficio acquisti nella persona di Spigni e Barbaro. Inoltre sottolineiamo che il Duvri, ovvero il certificato di regolare contribuzione societaria Inps, è stato regolarmente compilato e depositato dal nostro AD. Insomma tutto è stato gestito, come sempre, con la massima correttezza, rispettando gli iter interni e tutte le norme”.