OMA SUD di Capua apre la crisi e chiede licenziamenti

L’azienda non ha ancora venduto un solo aereo SKYCAR e annuncia licenziamenti

skycarLa grave situazione produttiva dell’azienda di Capua si trascina da anni e i sindacati della provincia di Caserta denunciano alle istituzioni locali e nazionali la grave situazione nella quale versano i lavoratori della OMA SUD di Capua.

L’azienda di ValterProietti per anni ha rappresentato  uno dei centri di eccellenza nella produzione di aerei di aviazione generale e per anni ha beneficiato di finanziamenti per la ricerca e oggi, come in questi stessi giorni Atitech, comunica l’intenzione di avviare licenziamenti.

L’assessore Amedeo Lepore appena la scorsa settimana in Consiglio Regionale della Campania aveva raccontato uno scenario diverso alla quale evidentemente manca la necessaria completezza.

In una nota ufficiale il sindacato dichiara che negli ultimi incontri avuti con l’azienda, la stessa ha dichiarato di non avere lavoro per saturare l’intero organico e di avere la necessità di ricorrere a licenziamenti collettivi, per ridurre fortemente gli organici.

La decisione nascerebbe dalle difficoltà di mercato del nuovo aereo SkyCar, e il continuo ridimensionamento della quota di lavoro delle società pubbliche come Leonardo poi a causa di politiche di prezzo sempre più penalizzanti per l’indotto italiano.

I sindacati respingono un’impostazione dell’azienda ricordando il sostegno e i fondi ottenuto dal Ministero attraverso i finanziamenti alla ricerca, che però non ha prodotto ancora, dopo anni di attesa, un piano industriale che possa garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali attuali e dare prospettive concrete per il futuro.

Si aggiunge a questo, come ulteriore aggravamento per lavoratori della OMA SUD, il mancato pagamento degli stipendi di febbraio marzo e aprile.

I sindacati chiedono un intervento forte delle istituzioni per evitare che la crisi degeneri perché il quadro della situazione è drammatico e, senza un cambiamento positivo, rischia di peggiorare ulteriormente, in un’area come la provincia di Caserta dove la deindustrializzazione sta aggravando la crisi occupazionale.