Aeropolis / Approvata la governance istituzionale della politica Spaziale e Aerospaziale / Aeropolis

Era attesa da almeno dieci anni. L’Italia ha finalmente uno strumento legislativo per una politica spaziale in grado di delineare con chiarezza la governance di un settore strategico dell’economia.

Il Senato, lo scorso maggio, aveva approvato il disegno di Legge sulle “Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia spaziale italiana”.Il testo trasferito al Senato è rimasto inerte fino allo scorso 22 dicembre 2017, ultimo giorno della legislatura, spinto dalle pressioni delle numerose lobby, in modo inaspettato la Commissione X (attività produttive) di Montecitorio, l’ha approvato, in sede legislativa all’unanimità, come ultimo provvedimento della legislatura.

Era dal 2007 che il Parlamento italiano cercava una soluzione che affrontassero il problema del coordinamento delle attività dei diversi ministeri e controllasse i troppi centri di spesa.

Il problema troppo vistoso e inaccettabile era quello che il nostro Paese, nell’Aerospazio, versasse all’Europa molti più fondi di quando riuscisse a riportare con i finanziamenti alle imprese e per la Ricerca, mentre altri Paesi come Francia e Germania riportavano a casa più fondi di quando versavano alla Comunità Europea.

Sono stati necessari dieci anni per consentire di approvare una soluzione condivisa dai diversi ministeri e dai numerosi portatori d’interessi, negli scorsi anni ogni soluzione pur conseguita e condivisa finiva sistematicamente nel dimenticatoio a ogni fine legislatura senza essere approvata.

Con l’approvazione in zona cesarini della legge in questione questa legislatura consegna al futuro una soluzione per le politiche del settore aerospaziale che coincide con quella che da anni la nostra Associazione Aeropolis sostiene e propone in ogni occasione: eliminare le conflittualità d’interessi e gli inutili centri di spesa regionali e ministeriali e trasferire le competenze direttamente alla presidenza del Consiglio.  

La legge approvata prevede che “…al Presidente del Consiglio dei ministri sono attribuiti l’alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento delle politiche dei ministeri relative ai programmi spaziali e aerospaziali, nell’interesse dello Stato” . “Gli indirizzi del governo in materia spaziale e aerospaziale con riferimento anche alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alle ricadute sul settore produttivo…”. Queste prerogative saranno esercitate dal presidente tramite uno dei sottosegretari alla presidenza del Consiglio dei ministri che avrà la delega a presiedere il “Comitato interministeriale per le politiche dell’ aerospazio” al quale parteciperanno rappresentanti di dieci ministri, del presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome e del presidente dell’Asi.

La legge ormai c’è. C’è solo da sperare che chiunque prevalga nella prossima competizione elettorale mantenga fermo questo risultato perché Italia ha finalmente uno strumento normativo idoneo, e tra i più avanzati in Europa, per guidare, coordinare e condividere le politiche del settore aerospaziale.