Aerospazio Campania – Quale formazione per la ripresa dello sviluppo del settore regionale ?

Stoà e villa campolieto
Stoà e Villa Campolieto

L’occupazione nel comparto aeronautico regionale e la strategia delle acquisizioni di aziende.

Nello splendido scenario di Villa Campolieto a Ercolano sono stati celebrati i 30 anni di STOA’. Ospite d’onore della manifestazione Romano Prodi che nel 1989, da presidente dell’IRI, decise di realizzare il progetto di Alta Formazione nell’area napoletana, con lui, Tiziano Treu, al quale Prodi affidò la prima presidenza dell’istituto.

E’ stata una bella iniziativa e un’occasione per discutere di classe dirigente, di sviluppo delle imprese e dell’economia campana, del ruolo della formazione e della fuga dal Mezzogiorno di giovani talenti e alte professionalità.

Gli ospiti hanno ricostruito la vicenda che portò alla costituzione dell’istituto di Ercolano e rappresentato con toni anche drammatici le conseguenze della migrazione delle migliori competenze del Sud verso il Nord e all’estero. Un disastro – è stato detto – che impedisce l’emergere di una classe dirigente capace di risvegliare speranze e scuotere dal torpore in cui sono crollate la società e l’economia di questi territori.

Prodi e tutti gli altri ospiti sono stati accolti dall’amministratore delegato della Stoà, Enrico Cardillo e dal presidente Paolo Scudieri.  Presenti personaggi di rilievo della cultura, dell’economia e della formazione dei comparti industriali campani. Non è passata inosservata anche qualche assenza significativa del mondo dell’aerospazio campano.

In video sono intervenuti tra gli altri, Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi e Gino Nicolais.

Il presidente di Adler e di Stoà, Paolo  Scudieri, si è soffermato sul rapporto tra il sistema delle imprese e l’alta formazione professionale. Il manager ha sollecitato l’impegno dell’amministrazione pubblica e dei privati a investire per una “moderna ed efficace Alta Formazione” che “risponda ai nuovi paradigmi dell’economia proposti dalle eccellenze industriali del territorio”.

Il tema al centro della manifestazione e gli argomenti affrontati nel corso dell’evento hanno, com’era prevedibile, riscosso molto interesse e sollecitato non poche riflessioni e domande sull’efficacia, e anche i costi pubblici, della formazione in Campania e nel meridione.

La stessa impresa di Scudieri, Adler è tra quelle più attive nelle aree del Mezzogiorno, dopo l’approdo del gruppo al business dell’aerospazio.

E’ noto che In questi mesi il gruppo è nel pieno di un progetto di riposizionamento degli obiettivi: ha aperto il capitale ai fondi d’investimenti, punta alla borsa con i suoi oltre 70 stabilimenti e, sebbene nel comparto aeronautico Scudieri sia arrivato da relativo poco tempo, persegue con determinazione una strategia di posizionamento rapido.

Nell’automotive per anni Adler ha perseguito una strategia di crescita per acquisizione d’imprese, nell’ultimo decennio ha concluso oltre 25 operazioni di questo tipo.

Le acquisizioni sono di per sé progetti complessi e il successo è funzione dalla dimensione, integrazione e complessità del business, ma anche e soprattutto dal settore industriale.

Nel Mezzogiorno, tra le imprese aeronautiche campane e pugliesi, Adler persegue quello stesso approccio dell’automotive, puntando ad acquisire PMI del settore. Infatti, il gruppo con questa strategia ha rafforzato le competenze, le esperienze e la capacità produttiva degli impianti ed esteso la partecipazione ai programmi industriali dei player e anche ai piani di sostegno per un settore ad alta tecnologia, strategico per il Paese.

Recenti operazioni sono state CMC e iLobs del comparto aeronautico e automotive pugliese; quella più significativa, resa ufficiale in questi giorni, l’acquisizione di fatto della PMI brindisina RAV, che cede in prestito i suoi impianti ad AVIOCOST di Frattamaggiore, che è azienda della costellazione di Adler.  

Il gruppo pugliese RAV è specializzato nella produzione di vari particolari in carbonio, fibra di vetro e stampi in gesso per l’industria aeronautica e automotive. Nel brindisino ha un’estesa area produttiva con 3 clean room in 2 stabilimenti e una quarantina di dipendenti. AVIOCOST è invece un’azienda di meccanica di precisione di dimensioni più piccole con un impianto in provincia di Napoli.

Ciò detto, la crescita di un gruppo come ADLER in un comparto come quello delle costruzioni aeronautiche nel Mezzogiorno è certamente una novità positiva e importante, la domanda è se questa complessa realtà poi rafforzerà anche l’intero sistema d’imprese del settore trasferendo sviluppo e crescita degli occupati all’intero territorio meridionale. La risposta ci sarà solo nei prossimi anni.