Aerospazio – Giuseppe Giordo, dalla Repubblica Ceca all’Arabia Saudita

L’attuale presidente e ceo di Aero Vodochody, l’azienda aerospaziale della Repubblica Ceca, è stato nominato membro del consiglio di amministrazione di SAMI.

Giordo manterrà l’incarico nel gruppo ceco e nel Cda di SAMI rappresenterà il fondo Pulbic Investment Fund (PIF) saudita che controlla l’azienda araba.

Il colosso saudita è stato creato nel 2017 per rilanciare e diversificare l’economia del paese, la società SAMI svilupperà alcuni settori considerati strategici, tra cui proprio quello dell’aeronautica e difesa. D’altronde l’Arabia Saudita è il quarto Paese al mondo per la spesa militare.  Una spesa prevalentemente orientata allo import dei prodotti USA e dell’Europa, inclusa l’Italia con Leonardo.

Il governo punta in poco più di un decennio alla costruzione di una delle prime aziende al mondo nel settore industriale, con l’obiettivo di creare “40mila posti di lavoro” entro il 2030, realizzando con imprese nazionali il 50% della spesa militare saudita. Ma, non si diventa “uno dei maggiori player mondiali della difesa” senza importare conoscenze ed esperienza e così, nel nuovo board di SAMI è stato chiamato l’italiano Giuseppe Giordo che del 2015 lasciò Finmeccanica.  Iniziava allora la stagione di Mauro Moretti che era stato preferito allo stesso Giordo, il quale lasciò il gruppo per approdare in Aero Vodochody.

Il perché gli fu preferito Moretti resta tra le tante domande in sospeso della storia degli ultimi anni di Finmeccanica anche perché allora il gruppo era indebolito e dilaniato anche dalle pressioni delle lobby e dall’assenza di una direzione politica da parte del Governo.  Giordo lasciò “sconfitto” Finmeccanica, e navigando “in direzione ostinata e contraria” a quella di Leonardo, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe mettendo a frutto la lunga esperienza professionale e anche i rapporti costruiti soprattutto con l’establishment americano.