GIE-ATR, le difficoltà del gruppo pesano sui bilanci di Leonardo e Airbus

Alessandro Profumo: “nessuna luce alla fine del tunnel” per la redditività delle aerostrutture.

La performance negativa dell’ultimo bilancio trimestrale di Leonardo è un effetto delle difficoltà delle divisioni aeronautica/aerostrutture, ed è prodotta da una contabilizzazione da rivedere delle forniture a GIE-ATR.

E’ quello che praticamente ha sostenuto Alessandra Genco, la CFO (Chief financial officer Leonardo) illustrando i dati del terzo trimestre del gruppo di Profumo.

Complessivamente però i ricavi nei primi mesi della divisione aeronautica di Leonardo – comprendenti, aerostrutture e produzione di aeromobili – sono diminuiti del 6,9%, a € 2,03 miliardi ($ 2,3 miliardi) e gli utili prima d’interessi, tasse e ammortamenti sono diminuiti del 14,4%, a € 167 milioni.

C’è un effetto negativo prodotto dalle variazioni valutarie Euro/$ Usa, Il calo del valore del dollaro rispetto all’euro tra gennaio e settembre – rispetto allo stesso periodo del 2017, ha avuto un peso significativo nel bilancio delle aziende madri di ATR che da sempre calcola i costi in euro, mentre gli aerei hanno un prezzo in dollari.

L’oscillazione della valuta è stata certamente uno dei numerosi fattori che hanno portato alla riduzione degli utili di ATR ma bisogna dire che il costruttore del turboelica ha generato vendite a margine inferiore rispetto allo scorso anno e ha consegnato meno velivoli rispetto a quanto pianificato in precedenza.
Leonardo ritiene che la riduzione delle consegne di aeromobili all’Iran Air – a seguito della reintegrazione delle sanzioni da parte del governo degli Stati Uniti nei confronti di quel paese – abbia comportato una performance finanziaria inferiore ad ATR.

L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, afferma di non vedere “nessuna luce alla fine del tunnel” in termini di redditività delle aerostrutture, ma dice che la divisione ha risolto i precedenti problemi di qualità con la produzione dei componenti del Boeing 787 e, dice Profumo, Leonardo non è più in “prova” con il produttore americano per la fornitura di 767 strutture.
Aggiunge che con Airbus si è deciso che in futuro saranno utilizzati i dollari come riferimento contabile per le loro forniture ad Atr, anche se una parte delle spese del costruttore di Tolosa – “principalmente i costi del personale” – continuerà a essere contabilizzata in euro.
Per quanto riguarda gli altri dossier aperti con Airbus, Leonardo ha chiesto una revisione dei termini per la fornitura di parti A220, le negoziazioni erano in corso con Bombardier quando il produttore canadese ancora controllava il programma che in precedenza era noto come CSeries.