Cluster Nazionale dell’aerospazio. Eletto il nuovo presidente

Il professor Marcello Onofri, professore di propulsione aerospaziale presso l’Università “La Sapienza”  di Roma è stato eletto alla presidenza all’unanimità dai rappresentanti di tutti cluster regionali che aderiscono al CTNA.

L’elezione di Onofri riporta l’attenzione sul ruolo dei numerosi Cluster e distretti tecnologi e industriali che si sono costituiti in molte regioni per accedere a finanziamenti pubblici, nazionali e comunitari.
OnofriIl Cluster Nazionale dell’aerospazio si propone come interlocutore nella definizione di una strategia da disegnare nel Piano Nazionale della Ricerca (PNR) del MIUR, in fase di approvazione finale da parte del Governo.
Il nuovo presidente del CTNA, direttore del Centro Ricerca Aerospaziale dell’Università di Roma, succede a Giovanni Bertolone che nel 2013 dopo una brevissima gestione di Giuseppe Acierno, assumeva l’incarico di presidente del Cluster Tecnologico Nazionale dell’aerospazio.
Il Cluster fu costituito sotto forma di associazione nel 2012, vi aderirono praticamente tutti gli attori del sistema aeronautico e spaziale italiano: distretti tecnologici e industriali regionali, centri di ricerca, università, agenzie, piccole, medie e grandi industrie, loro federazione e piattaforme nazionali di settore.
Obiettivo era approntare un soggetto funzionale alla presentazione della domanda di partecipazione al Bando MIUR “Cluster Tecnologici Nazionali” del 30 maggio 2012. Ambizione dichiarata, e rimasta tale, quella di proporre un contenitore nazionale che coordinasse tutti i diversi soggetti regionali, distretti tecnologici e industriali che nel mondo aerospaziale proliferavano nel territorio nazionale.
In questi quattro anni la strada percorsa in questa direzione non è stata molta perché forti sono state le resistenze dei soggetti locali che mai hanno accettato che a livello nazionale si coordinassero progetti e finanziamenti la cui prerogativa era di pertinenza dei distretti regionali.
Il nuovo presidente Onofri, forte del consenso unanime ottenuto alla sua nomina, e aggiungiamo, della riforma nei fatti dei poteri assegnati dal Tilolo 5 della Costituzione, si propone di ripartire dalla considerazione che gran parte dei finanziamenti al settore industriale arrivano dalle sedi dell’Unione Europea e che in ambito comunitario le proposte sono valutate sulla competitività. “Il CTNA è stato concepito per giocare la partita, a livello internazionale sulle alte tecnologie aerospaziali”, “senza una coordinazione saremo perdenti”, ha affermato Onofri.  In altre parole, i progetti dei singoli cluster regionali avranno meno probabilità di vittoria in sede europea senza un reale e costruttivo confronto con l’industria e con l’ambiente scientifico, “necessità imprescindibile” per un Paese che si propone la competizione su segmenti ad alta tecnologie.