Compiuto il lancio sperimentale di IXV, lo shuttle europeo

Il presidente del CIRA Carrino: un test che segnerà la storia dell’accesso allo Spazio da parte dell’Europa

IXV16315860140_65fe809dbe_bAl via il test della navetta europea Ixv: la capsula di rientro europea e’ stata lanciata alle 14.40 italiane, con un ritardo di 40 minuti per cause tecniche, dalla base europea di Kourou (Guyana Francese), a bordo del razzo Vega. Nei 100 minuti del test la capsula dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha raggiunto in 32 minuti la quota massima di 412 chilometri e poi è ricaduta nell’atmosfera alla velocita’ di 27.000 chilometri orari.

L’obiettivo e’ aprire la strada ad una navetta tutta europea per il rientro a Terra. Esattamente 18 minuti dopo il lancio, la navetta Ixv, il ‘mini-Shuttle’ europeo, e’ stata rilasciata in orbita.

A spingerla a 320 chilometri d’altezza sono stati i 4 stadi del lanciatore Vega. Dopo il rilascio, la navetta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) sta continuando nella sua traiettoria e salira’ ancora fino alla quota prevista di 412 chilometri. Una volta conclusa l’energia della spinta la navetta iniziera’ lentamente a cadere. A quel punto lo shuttle europeo ha iniziato la sua discesa, mentre una vasta gamma di sensori ha raccolto un’enorme mole di dati. Dopo aver decelerato dalla velocità ipersonica a quella supersonica, il sistema di paracadute ha provveduto a rallentare ulteriormente la navicella, fino ad uno splashdown nell’Oceano Pacifico. L’intera operazione è durata circa 100 minuti.

“È stato un test che probabilmente segnerà la storia dell’accesso allo Spazio da parte dell’Europa – ha detto il presidente del CIRA Luigi Carrino – Il programma si è svolto, sia per la parte di lancio, sia per la missione IXV, esattamente come previsto e rende noi italiani orgogliosi di essere i più grossi contributori del programma e la nazione più impegnata nella ricerca e nello sviluppo di questa piattaforma”. “Come Presidente del Cira – ha continuato Carrino – sono orgoglioso per il contributo decisivo dato dal nostro Centro alle fasi di progettazione, test e assistenza alla missione”.

Le fasi più critiche della missione di IXV, sono state seguite in diretta al Cira dove, per l’occasione, si è tenuto un evento che ha visto la partecipazione di diverse personalità del mondo istituzionale, scientifico e industriale, tra cui l’astronauta italiano Paolo Nespoli, Fulvio Drigani dell’Esa, Enrico Costa dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) che coordina l’intero programma e il gen. Fernando Giancotti comandante dell’Accademia dell’Aeronautica Militare in rappresentanza del Capo di stato maggiore, gen. Pasquale Preziosa.

L’Italia è in assoluto il paese maggiormente impegnato nel progetto IXV: la realizzazione del velivolo è stata affidata ad un team di 40 aziende e centri di ricerca europei, guidato da Thales Alenia Space-Italia e l’intera missione è stata monitorata dal Mission Control Centre situato presso l’ALTEC (Advanced Logistics Technology Engineering Centre) di Torino.
Nell’ambito di questo progetto il CIRA, forte delle competenze e dei risultati acquisiti con le due missioni eseguite nell’ambito del programma nazionale USV (Unmanned Space Vehicle), ha svolto un ruolo significativo.

“Il successo di questa missione è per noi motivo di grande orgoglio – ha affermato Elisio Prette, Presidente e Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – Grazie ai dati raccolti durante il volo, in Europa, la strada allo sviluppo di veicoli di rientro di nuova generazione è aperta e la nostra azienda, attraverso la progettazione e realizzazione di IXV si pone come industria di riferimento in quest’ambito”.
“Thales Alenia Space – ha aggiunto Prette – intende ora sviluppare ulteriormente il proprio know-how grazie al programma europeo PRIDE, approvato alla Conferenza Ministeriale del dicembre scorso, che rappresenterà un altro passo significativo nell’acquisizione delle conoscenze e delle tecnologie dei sistemi di rientro”.