Dema – Un fondo inglese e 50 milioni per ripartire

E’ ufficiale, si è concluso positivamente il salvataggio dal fallimento di Dema. Arriveranno da Morgan Stanley i fondi per ristrutturare il debito e uscire dalla morsa dei creditori che stringe dal 2013 il gruppo aeronautico napoletano.
Con la decisione del Tribunale di Nola di dare il via libera all’ingresso nel capitale sociale del fondo Bybrook Capital la maggioranza azionaria del gruppo passa agli inglesi.

L’azienda si lascia alle spalle le difficoltà degli ultimi anni e può ripartire con un nuovo piano industriale. “L’ingresso di due soggetti di così elevato profilo, quali Bybrook e Morgan Stanley, segna il passaggio da un periodo di forte crisi finanziaria che, attraverso un articolato processo di turnaround del Gruppo, consentirà una nuova fase di consolidamento e crescita – commenta Vincenzo Starace, Presidente e Amministratore Delegato di DEMA – abbiamo vissuto un periodo di estrema difficoltà ma con questa importante ricapitalizzazione saremo in grado di perseguire gli obiettivi prefissati per il rilancio dell’azienda”.

Una storia complessa quella di Dema che in pochissimo tempo era arrivata alla soglia del fallimento dopo che da tutti era stata ritenuta un’eccellenza dell’industria aeronautica nazionale. Una crisi iniziata da rapporti inclinati con il principale fornitore Leonardo, poi la morsa dei creditori, le banche e l’INPS avevano innescato una situazione praticamente fallimentare. Dopo diversi tentativi d’ingresso di nuovi investitori, non andati a buon fine, e un tavolo istituzionale al Ministero dello Sviluppo Economico che non produceva alcun risultato, la situazione sembrava definitivamente compromessa.

Con il fallimento di Dema oltre un migliaio di posti di lavori sarebbero stati persi in Campania e Puglia e le regioni avrebbero perso un’ulteriore significativa realtà industriale nel comparto aeronautico.