Finmeccanica, il presidente Stefano Caldoro ha incontrato i sindacati

Il governatore si è impegnato a portare la questione degli insediamenti campani del gruppo alla Conferenza Stato Regioni

 

Sono mesi che la Regione Campania è sollecitata da pochi volenterosi a valutare e intervenire sulle possibili conseguenze occupazionali se confermate le linee guida anticipate da Moretti in Parlamento.  Ora il presidente della Regione Stefano Caldoro ha risposto a queste sollecitazioni incontrando i sindacati sulla questione. Al termine della riunione il governatore si è impegnato a portare il problema degli insediamenti campani del gruppo alla prossima Conferenza Stato Regioni. L’iniziativa però non ha soddisfatto i sindacati, visto che appare tardiva: Finmeccanica riunisce oggi il Cda e presenterà domani a Londra il nuovo Piano Industriale. I giochi, insomma, sembrano ormai fatti.

Dopo la presentazione alla City del piano Mauro Moretti ha già previsto per il 30 gennaio un incontro con le parti sociali per illustrarne i contenuti. “I sindacati non resteranno fermi – ha detto Federico Libertini della CGIL – se il piano dovesse prevedere esuberi saranno messe in atto strategie di lotta”.

Nel corso della riunione di ieri sera, inoltre, è emersa la proposta dei sindacati di coinvolgere in un processo partecipato tutti i presidenti delle regioni dove insistono insediamenti di Finmeccanica coinvolti nel riassetto del piano industriale. “Abbiamo chiesto al Presidente la convocazione di un tavolo regionale con la presenza dello stesso Moretti”,  ha dichiarato Anna Rea segretaria della UIL Campania, “il sindacato non può essere convocato a giochi fatti”.

Rimane fra l’altro tutta aperta la questione della chiusura dello stabilimento napoletano di Telespazio e del conseguente trasferimento dei lavoratori a Roma. A questo proposito i sindacati hanno chiesto a Caldoro, come convenuto nel corso del recente incontro al MISE,  un tavolo specifico sulla vertenza Telespazio per verificare soluzioni che consentono di mantenere in Campania questo assett voluto dal Prof. Luigi Napolitano.

Oltre la cessione di Ansaldo Breda, di altre aziende e l’uscita del gruppo da diversi programmi industriali, Moretti ha anticipato che il piano potrebbe prevedere anche un ridimensionamento della presenza del gruppo nel comparto aeronautico.

A Roma è insediato alla Presidenza del Consiglio quella che è definita una  Cabina di Regia per il rilancio del comparto nazionale dell’aerospazio e Finmeccanica è controllata del Ministero del Tesoro, Moretti non può pensare di definire assetti che ridimensionano le preesistenze industriali in un comparto ritenuto dal Governo strategico per la ripresa dell’economia del Paese in assenza di un confronto con le istituzioni e le forze sociali.  In Piemonte, Liguria e Lombardia è da qualche tempo che sono scesi in campo i sindacati e i governi regionali per salvaguardare i loro assett, in Puglia l’assessore Loredana Capone minaccia addirittura di negare ad Alenia Aermacchi i fondi regionali se non saranno mantenuti i programmi di sviluppo e le assunzioni promesse.
Finmeccanica chiude la partita della cessione di Ansaldo, blocca le assunzioni di giovani nelle aziende del Gruppo dopo una lunga selezione, e in Alenia Aermacchi sono buttati fuori decine di manager, si confermano i contratti a interinali rumeni e si lasciano fuori i ragazzi italiani che evidentemente costano qualche euro in più l’ora.
La Campania è la regione italiana che più delle altre ha investito nel comparto aerospaziale, la stessa Alenia Aermacchi ha speso decine di milioni per ristrutturare gli stabilimenti di Nola e Pomigliano.
La classe dirigente campana, e quella politica che tra qualche mese si presenta alle elezioni, ha finalizzato verso le imprese del comparto almeno 200 milioni di euro, tra fondi comunitari per la ricerca e accordi di programma.
E’ più che doveroso pretendere che questo denaro si trasformi in lavoro e occupazione.