Guarguaglini: “Finmeccanica, o Leonardo come si chiama ora, rischiano di ucciderla”.

Non usa mezzi termini Pier Francesco Guarguaglini per dire la sua. L’ingegnere che è stato amministratore delegato di Fincantieri e Finmeccanica in un’intervista a Il Fatto Quotidiano critica l’operazione Stx-Fincantieri: “Incompetenti, hanno tagliato fuori Leonardo”.
La mia modesta proposta è che Fincantieri diventi azionista al 35 per cento delle attività di Leonardo nel settore dell’elettronica e degli armamenti per le navi militari e si occupi, sostiene Guarguaglini, se è così forte come sembra, anche di quel pezzo strategico dell’industria italiana.

Il punto è  “se Fincantieri si accorda con Naval Group per fare insieme le navi militari ci sarà una pressione fortissima dei francesi per mettere su queste navi armamenti ed elettronica francesi, tagliando fuori l’industria italiana, non solo Leonardo ma anche decine di aziende dell’indotto”.

Dal punto di vista degli interessi industriali di Fincantieri montare un radar italiano o francese è indifferente, ma “al tavolo non c’è il ministro dello Sviluppo economico?” e “il governo italiano deve porsi il problema”.

Guarguaglini pare conoscere bene i francesi, “trattare con loro  è difficile”,  “mi ricordo una volta, io ero in Fincantieri, i francesi vendettero le navi a Singapore piazzando i loro radar anziché quelli di Finmeccanica come nei patti. Dissero che era una richiesta del committente”, “telefonai al collega francese e gli dissi: questa storiella che te l’ha chiesto il governo di Singapore la racconti a un altro, non a me”.  Successivamente “I radar sulle navi sia italiane che francesi li abbiamo poi messi noi”.

I francesi ci provano sempre” sostiene Guarguaglini,  “quando abbiamo lanciato il programma delle navi Fremm, loro hanno detto che ne avrebbero comprato 17 per la loro Marina, noi dieci. Hanno fatto pesare questo impegno di spesa nella spartizione del lavoro per le rispettive aziende e alla fine noi ne abbiamo prese davvero dieci, loro solo otto”. E conclude “per questo dico che è pericoloso basarsi sulle intenzioni dichiarate, bisogna fare accordi precisi e fissare vincoli economici: in questo senso la soluzione utile è che Fincantieri diventi azionista di certe attività Leonardo”.

In Francia, “ l’interesse nazionale è difeso dal loro governo. Nelle loro aziende della Difesa decide il governo, più precisamente l’Eliseo. Delle nostre aziende il governo si interessa poco” e “si fa il giro delle sette chiese. Tra Palazzo Chigi e i vari ministeri: Difesa, Esteri, Sviluppo economico, Ricerca scientifica…”.