Il Comune di Napoli e i sindacati contro il piano industriale di Finmeccanica

In Campania cresce l’attenzione sul futuro  del lavoro e delle imprese del comparto aerospaziale.  I sindacati regionali  preoccupati sopratutto per le conseguenze occupazionali del piano industriale di Finmeccanica, i segretari regionali, Anna Rea e Franco Tavella, parlano d’iniziative a difesa degli impianti e dell’occupazione in Campania.

palazzosangiacomoIn un documento delle Confederazioni Cgil, Cisl, Uil si esprime un vero allarme raccolto dal Comune di Napoli che rilancia e scende in campo con una nota dell’assessore alle attività Produttive, Enrico Panini.
Dopo la lettera del Sindaco De Magistris al premier Renzi, che evidentemente non ha avuto alcun esito, nella nota diffusa da Palazzo san Giacomo, si legge che “la vendita di Ansaldo SpA ed StS, la chiusura di Alenia Capodichino con gli effetti conseguenti su Pomigliano e Nola e il trasferimento della produzione a Torino, il trasferimento di Telespazio a Roma, il pesante ridimensionamento di Selex determinano una desertificazione del territorio metropolitano insopportabile. A favore del Nord, da un lato, e del sottosviluppo, dall’altro”.
“Lasciando perdere le rassicurazioni di maniera ed ipocrite, si vendono, chiudono, ridimensionano produzioni strategiche e si impoverisce una situazione territoriale di stabilimenti nei quali la ricerca svolge un ruolo fondamentale. Il Governo, che controlla con il Ministero dell’Economia Finmeccanica, – si legge nella nota dell’assessore – abbandona i nostri territori”.
“Il Comune di Napoli considera inaccettabile tale ipotesi e ritiene necessaria una risposta dell’intero territorio a fianco delle Confederazioni sindacali”.