Piaggio Aerospace chiede al MISE l’amministrazione Straordinaria

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Piaggio Aerospace

La procedura attivata dal CdA dell’azienda dopo la presa d’atto che restano bloccati i fondi previsti dal decreto ministeriale  dello scorso febbraio per l’acquisizione dei sistemi Male.

Non sono bastate le ultime riunioni al MISE dei sindacati e l’intervento dell’ad Renato Vaghi, a palazzo Madama di fronte alle commissioni Difesa di Senato e Camera per sbloccare dall’impasse la crisi del gruppo aeronautico.

piaggio aerospaceLe risorse previste dal precedente governo per la commessa a Piaggio ammontano a 766 milioni di euro, spalmabili fino al 2032 e dovevano servire per l’acquisizione di 10 sistemi costituito ciascuno da due velivoli, una stazione di comando e controllo e il relativo supporto logistico.

Nel comunicato diffuso dall’azienda si legge: “ Nonostante l’impegno e il duro lavoro di tutti i dipendenti di Piaggio Aerospace, così come il significativo supporto finanziario sostenuto dal socio nel corso degli anni, le assunzioni fondamentali del piano di risanamento approvato nel 2017 non si sono concretizzate. La continua incertezza e le attuali condizioni di mercato fanno sì che la società non sia più finanziariamente sostenibile. Il Consiglio di Amministrazione di Piaggio Aerospace ha pertanto assunto la difficile decisione di presentare istanza al Ministero per lo Sviluppo Economico per accedere alla procedura di amministrazione straordinaria (cosiddetta Legge Marzano), considerato lo stato di insolvenza della società”.
Il sistema-Paese italiano potrà presidiare tecnologie del valore di 2 miliardi avendo sostenuto un investimento di 766 milioni di euro” aveva sostenuto Vaghi nell’audizione in Parlamento, si tratta di “porre il sistema-Paese ai vertici di un segmento di mercato in forte crescita”.

Ora, con la richiesta del commissariamento dell’azienda, c’è in ballo c’è il futuro del gruppo aeronautico ligure e il lavoro dei dipendenti, ci sono anche le esigenze operative dell’Aeronautica militare e i rapporti con gli arabi di Mubadala che erano pronti a finanziare metà dell’investimento.

Dura la risposta del sindacato, “trovo davvero assurdo che a due giorni dall’incontro al Mise questa sia la nota che arriva dalla Piaggio” con queste parole Andrea Pasa segretario CGIL commenta la decisione dell’azienda. “O c’è un atteggiamento doloso da parte del Governo o c’è una totale incapacità di gestire una trattativa e forse è ancora più grave”, continua Pasa “il Capogabinetto e il Sottosegretario ci avevano garantito che tutto sarebbe rimasto fermo almeno fino al prossimo incontro al Mise ed invece così non è stato”.
La richiesta di Piaggio attiva al Ministero dello sviluppo economico la procedura dell’ammissione del gruppo all’amministrazione straordinaria speciale che in caso di riconoscimento dello stato d’insolvenza dell’azienda prevede la nomina di un commissario straordinario che dovrà presentare un programma di ristrutturazione al Ministro.