Piaggio Aerospace, parlamentari del Pd chiedono al Governo garanzie sul futuro del gruppo

Il testo è stato firmato dagli onorevoli Anna Giacobbe, Lorenzo Basso, Mara Carocci, Mario Tullo e Franco Vazio.

“Abbiamo deciso di presentare una interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dello Sviluppo economico sulla situazione di Piaggio Aerospace” 

“I sindacati hanno più volte segnalato difficoltà di cassa e la mancanza della riorganizzazione delle attività velivolistiche ed il rischio che non siano rispettati i contenuti dell’accordo siglato in sede ministeriale”. Gli onorevoli Pd Anna Giacobbe, Lorenzo Basso, Mara Carocci, Mario Tullo e Franco Vazio chiedono al Governo di dare risposte convincenti ai lavoratori attualmente in cassa integrazione come eccedenze strutturali Piaggio o in attesa di chiamata da LAER”.

“Chiediamo quindi al Governo quali azioni intenda adottare per garantire che l’azienda mantenga gli impegni presi con le istituzioni e le organizzazioni sindacali, considerato il livello strategico delle attività svolte da Piaggio Aerospace per cui la Presidenza del Consiglio dei ministri ha già in passato (29 aprile 2014) esercitato i poteri speciali nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, e in considerazione delle risorse fin qui messe in campo dallo Stato sia in termini di contributi alle aziende aeronautiche sia in termini di ammortizzatori sociali” concludono gli onorevoli Pd alla Camera.

 

Questo il testo dell’interrogazione

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico.

— Per sapere –

premesso che:

Piaggio Aerospace è un gruppo aeronautico attivo nella progettazione, costruzione e supporto di velivoli per aviazione d’affari e da pattugliamento, di sistemi a pilotaggio remoto e di motori aeronautici ad alta tecnologia, operante sia in ambito civile sia in ambito Difesa&Sicurezza;

Piaggio Aerospace, fondata nel 1884 a Genova Sestri Ponente è passata dalla produzione di materiale ferroviario degli albori alla costruzione e progettazione di aerei di ultima generazione, rappresentando oggi una delle più importanti realtà italiane nel settore delle costruzioni aeronautiche e un tassello fondamentale del tessuto produttivo ligure e nazionale;

nel 1998 sono cambiati gli asset del Gruppo che sono passati dalla famiglia Piaggio ad un gruppo di imprenditori; successivamente acquistano capitale azionario la Mubadala Development, società di investimenti di Abu Dhabi (2006) e la Tata Limited, società britannica del gruppo Tata Group (2009).

nel 2013 Mubadala Development Company ha partecipato a un aumento di capitale, incrementando il patrimonio netto a sostegno di un piano industriale incentrato sullo sviluppo delle attività core esistenti e sull’introduzione di nuovi programmi, arrivando a detenere il 100% del capitale sociale di Piaggio Aerospace;

il 15 aprile 2015 le RSU degli stabilimenti di Villanova e Sestri Ponente, unitamente alle segreterie provinciali, sono state ricevute dal Prefetto di Genova, per avere risposte alle preoccupazioni derivanti da un articolo di stampa che riportava notizie su documenti riguardanti il Piano Industriale della Società che gettavano ombre sull’accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico, relativamente al sito di Sestri Ponente; il Prefetto ha fornito rassicurazioni evidenziato che durante un incontro tra l’Amministratore Delegato della Piaggio, il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro della Difesa in data 14 aprile 2015 erano state fornite garanzie da Piaggio Aerospace sulla validità e sulla prosecuzione degli impegni siglati al ministero;

il 29 settembre 2015, presso lo stabilimento di Villanova D’Albenga, è stato fornito ai sindacati un documento ufficiale da Piaggio Aerospace in cui si garantiva:

che ricavi e utile erano in netto miglioramento;


che il raggiungimento degli obiettivi del 2015 era fortemente legato alla capacità di mantenere i livelli di produzione degli ultimi 3 mesi, con particolare riferimento alla business unit velivoli e motori;

che le criticità industriali legate al Ramp UP produttivo avrebbero potuto comportare lo slittamento di €35mio di ricavi al 2016;

che, anche nello scenario peggiore, il 2015 si sarebbe dovuto chiudere con un livello di ricavi superiore al Piano Industriale;

successivamente a quell’incontro i sindacati hanno più volte segnalato, a differenza di quanto documentato dall’azienda, difficoltà di cassa e la mancanza della riorganizzazione delle attività velivolistiche al fine di ottemperare ai contenuti dell’accordo siglato in sede ministeriale e poter dare risposte convincenti ai lavoratori attualmente in cassa integrazione come eccedenze strutturali Piaggio o in attesa di chiamata da LaerH;

quali azioni intendano adottare per garantire che l’azienda mantenga gli impegni presi con le istituzioni e le organizzazioni sindacali, considerato il livello strategico delle attività svolte da Piaggio Aerospace per cui la Presidenza del Consiglio dei ministri ha già in passato (29 aprile 2014) esercitato i poteri speciali nei settori della difesa e della sicurezza nazionale (ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56), e in considerazione delle risorse fin qui messe in campo dallo Stato sia in termini di contributi alle aziende aeronautiche (legge n. 808 del 1985) sia in termini di ammortizzatori sociali.