Leonardo accetta il confronto sul futuro degli stabilimenti napoletani

Napoli, Mauro Moretti farà il punto  con il sindacato sul futuro delle aerostrutture.
L’inquietudine diffusa tra i lavoratori meridionali degli stabilimenti di Leonardo nelle ultime settimane ha superato il livello di guardia.
caraccioloLe critiche di Boeing sul complesso dell’impianto di Grottaglie e la decisione di Finmeccanica di erogare al Sud i premi di produzione più bassi dell’intero comparto nazionale hanno prodotto una violenta reazione dei lavoratori evidentemente non prevista dall’azienda. I dipendenti di Pomigliano d’Arco hanno reagito indispettiti dalla decisione aziendale di non riconoscere il loro impegno per aumentare la produttività dell’impianto napoletano. L’azienda chiede di aumentare la produzione delle fusoliere ATR che devono crescere progressivamente per esaurire il backlog, ma nuovi ordini del velivolo turboelica non arrivano.
Lo scorso luglio a Farnborough ATR non ha annunciato alcun ordine del turboelica, erano molti anni che alle rassegne internazionali il costruttore si presentava con un carnet vuoto.  Il programma del nuovo velivolo è sempre più improbabile dopo la decisione di rimotorizzare il vecchio aereo, in realtà pur sperando di vendere ancora qualche esemplare, il costruttore sta posizionando il core business sulla manutenzione e assistenza alla flotta in esercizio. Attività che consentiranno ancora buoni affari ma che non toccheranno nemmeno da lontano gli stabilimenti napoletani e pugliesi.
Su Nola pesa lo stallo del programma Airbus A380 e in Puglia dopo le critiche di Boeing sulla gestione di Grottaglie sul 787 e lo sganciamento di Agusta Westland non tira aria serena e la ripresa degli scioperi negli stabilimenti non aiuta la schiarita delle relazioni tra l’azienda italiana e Boeing.
I lavoratori e gli osservatori più sensibili al futuro degli stabilimenti meridionali e alle politiche di Leonardo sulla divisione delle Aerostruttura, da tempo chiedono a Mauro Moretti di fare chiarezza sulle prospettive degli impianti del Mezzogiorno.
L’azienda ha ceduto alle pressioni e venerdì prossimo, 29 luglio, ha comunicato ai sindacati territoriali e ai delegati degli impianti Alenia di Pomigliano, Nola, Foggia e Grottaglie che è disponibile a incontrarli per anticipando che la divisione aeronautica civile del Sud non deve temere smantellamenti.
L’azienda chiede l’aiuto del sindacato e accetta il confronto riconoscendo la criticità del momento e l’urgenza di rendere gli impianti campani e pugliesi più efficienti soprattutto sotto il profilo della qualità e dei tempi di consegna del prodotto.
Un segnale Leonardo lo invia anche alle organizzazioni imprenditoriali, l’incontro con i sindacati Fim, Fiom e Uilm è previsto in un albergo napoletano e non nella sede di Confindustria.
La presenza di Moretti non è annunciata ma nemmeno esclusa dai vertici aziendali.