Capua – il Comune esce dal Consorzio dell’Aeroporto “Oreste Salomone”

Progetto aeroporto capua

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale con l’approvazione della delibera che rivede le modalità di partecipazione a società pubbliche, l’amministrazione di Capua esce dal Consorzio Oreste Salomone che aveva contribuito a costituire nel 2009.

Alla costituzione della Scarl avevano aderito la Regione Campania, il CIRA e le principali aziende aeronautiche che hanno insediamenti produttivi nell’area del vecchio aeroporto militare.

L’amministrazione locale inizialmente pensava all’utilizzo dell’aeroporto a fini di trasporto, poi le finalità dell’aeroporto “O. Salomone” furono definite dalla Regione Campania nel Piano Regionale di Sviluppo Aeroportuale, dove si riconosce che “l’aeroporto di Capua, oltre ad ospitare le attività di volo di Aviazione Generale, gli aeroclub, il volo sportivo e il lavoro aereo, visti gli insediamenti di TECNAM, OMA SUD e CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali), può essere utilmente sviluppato come scalo dedicato all’industria aeronautica leggera, rispondendo, così, anche al disegno di realizzare un polo produttivo specializzato nell’area.”

Il progetto ritenuto necessario per lo sviluppo delle imprese e del Polo Aeronautico campano fu presentato in un convegno pubblico nel maggio del 2009, il 15 settembre fu firmato il protocollo d’intesa tra ENAC, Regione Campania, Provincia di Caserta, Comune di Capua, CIRA inerente “l’utilizzazione, la promozione e lo sviluppo dell’aeroporto Oreste Salomone”.

Poi con la costituzione del DAC (Distretto Tecnologico dell’Aerospazio) il focus dell’interesse istituzionale verso il comparto aeronautico si è spostato i finanziamenti europei per le attività di ricerca e calarono l’interesse e le sollecitazioni verso le istituzioni per concretizzare il rifacimento della pista e degli impianti di servizio dello scalo di Capua, lavori che non sono mai stati avviati anche se il Consorzio nel 2011 rese noto che l’Enac avesse reso disponibili  4,5 milioni ai quali si sarebbero aggiunti altri 4 milioni provenienti dal Cira.

Con l’uscita del Comune si apre una pagina nuova per l’aeroporto di Capua, è facile prevedere che a breve anche gli altri soci seguiranno, decretando la fine del Consorzio, che forse non ha mai avuto i requisiti per accedere a gara pubblica di assegnazione della gestione di uno scalo aeroportuale.
L’Enac darà corso alla gara pubblica di affidamento e c’è da sperare che avvii insieme alla gara per l’assegnazione anche quella per la ristrutturazione dell’aeroporto utilizzando i fondi che ogni anno presenta nel bilancio previsionale.