Leonardo. Luigi Di Maio a Pomigliano, “è un esempio di azienda che funziona”

Luigi d Maio in visita a Pomigliano

Luigi Di Maio ripropone il modello di partito di “governo e opposizione” e incontra il management di Leonardo.

Si presenta nella fabbrica Leonardo di Pomigliano d’Arco poco dopo gli operai del primo turno, è arrivato com’era stato annunciato alle 7 del mattino.

Visto l’orario insolito, ci teneva proprio molto il vice premier e Ministro allo Sviluppo economico a visitare lo stabilimento di Pomigliano d’Arco e incontrare manager e maestranze di Leonardo.

Durante la giornata di ieri primo attore è stato Vincenzo De Luca, e il management del gruppo aveva incassato la promessa del presidente della Regione di approntare un accordo di programma per gli investimenti nei siti di Pomigliano.

Il Gruppo Difesa, Sicurezza e Aerospazio ha interessi in troppi dossier aperti che riguardono il governo,  l’iniziativa napoletana dei vertici dell’azienda doveva centrare quindi l’obiettivo più importante di sondare le intenzioni del nuovo governo, o perlomeno,  avviare un rapporto con la classe politica emergente nazionale che in Di Maio, fortemente legato al territorio della provincia napoletana, ha il suo principale esponente nelle istituzioni.

Il vicepremier ha raccolto le sollecitazioni, “quest’azienda è un esempio di modello che funziona” ha sostenuto nell’incontro con il Presidente Gianni De Gennaro e con amministratore delegato Alessandro Profumo.

E rilanciato, “Il Nord da solo non ce la fa, se non cresce il Sud”.”Il lavoro lo creano le imprese grandi e piccole, che hanno una grande funzione sociale“. Ha voluto chiarire che “i fondi europei per il Sud li gestirà il ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, che ha anche con la delega alla Coesione territoriale“. “Sono qui, ha detto, per testimoniare la volontà del Governo a far crescere l’Italia tutta

Le due giornate di celebrazioni per la 1500° fusoliera ATR hanno rilanciato l’immagine dell’azienda che ha rassicurato i politici e le maestranze sul futuro degli impianti napoletani anche se Profumo ha definitivamente chiuso in dossier del progetto di un nuovo turboelica e non ha nascosto i problemi di Nola per la crisi del programma A380.

I rappresentanti locali M5S hanno diffuso una nota nella quale si dicono sicuri che il nuovo governo rilancerà l’aerospazio in Campania e nel Paese perché esprime un ministro come Luigi Di Maio alla guida dei dicasteri dello Sviluppo economico e del Lavoro.  Sarà sicuramente vero, ma resta da capire come, e per fare cosa, visto che essi stessi rilevano che “continuando a lavorare su aerei degli anni ’80 e con attrezzature degli anni ’80 questi obiettivi di sviluppo resteranno irraggiungibili“.