Per il Centro Aerospaziale campano dopo la crisi del management e la rimozione del suo presidente nel 2016(1), tutto lasciava pensare che fosse passata la stagione buia degli scandali e delle inchieste della Magistratura.
La struttura di Capua, gli impianti, la competenza e esperienza dei suoi ricercatori sono, e devono essere, una garanzia per il Paese che il CIRA sarà un protagonista del contributo italiano e campano nella Ricerca Aerospaziale internazionale.
Questi ultimi anni hanno lasciato credere che il percorso del CIRA fosse quello giusto per rilanciare la struttura di Capua.
Invece, in queste ore facciamo i conti con l’azione dei carabinieri del Nucleo Investigativo Gruppo di Aversa che hanno dato seguito a un’ordinanza cautelare a carico di undici persone. Tutti sarebbero gravemente indiziate, a vario titolo, dei delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti all’interno del CIRA, aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei casalesi.
Il provvedimento del GIP presso il Tribunale di Napoli, è stato emesso su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia su base degli elementi raccolti durante le indagini preliminari. Gli inquirenti avrebbero raccolti gravi elementi di colpevolezza da intercettazioni telefoniche e ambientali, dall’acquisizione di documenti e controlli di ufficiali di polizia giudiziaria.
Gli indizi riguarderebbero condotte di corruzione di taluni funzionari del CIRA ad opera della camorra, e in modo particolare il clan dei Casalesi e d’imprenditori illecitamente interessati all’aggiudicazione delle gare oggetto di turbativa.
La vicenda è inquietante perché dopo la crisi dell’epidemia e le enormi risorse europee che arriveranno anche in Campania per il comparto dell’aerospazio è indispensabile più che mai, che la classe politica e le istituzioni serrino tutti i varchi di accesso alle risorse pubbliche a chiunque non garantisca una cultura, lo spessore e la competenza necessaria per una reale inversione di marcia nella gestione delle risorse pubbliche.
Il comparto dell’aerospazio campano e nazionale non può perdere questa irripetibile opportunità di crescita.
I destinatari dei provvedimenti cautelari sono:
Custodia cautelare in carcere:
1. Orsi Sergio, cl. 1957;
2. Luongo Oreste Fabio, cl. 78;
Arresti domiciliari:
3. Fago Antonio, cl. 1945;
4. Russo Carlo, cl. 1970;
5. Filomena Vincenzo, cl. 1962;
Obbligo di dimora nel comune di residenza:
6. Orsi Adolfo, cl. 1982;
7. Pirozzi Francesco, cl. 1969;
8. Grassia Amedeo; cl. 1963;
Interdizione dall’esercizio dell’attività di impresa:
9. Orsi Salvatore, cl. 1984;
10. Ciervo Felice, cl. 1990;
11. Di Palma Fiore, cl, 1970.
(1) Il prof.Luigi Carrino fu rimosso dalla Presidenza del CIRA dall’ASI e dai soci pubblici dal CdA del Centro di Capua. Oggi ricopreil ruolo di presidente del Distretto Aerospaziale campano e di consulente di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania.