A Farnborough Dema presenta ULTRAS, il suo primo velivolo senza pilot

render_demaDema è fra i più assidui frequentatori di grandi manifestazioni internazionali del settore. Anche quest’anno l’azienda napoletana è presente al Farnborough Air Show, dove ha presentato il suo primo velivolo senza pilota ULTRAS.  L’acronimo, che sta per Unmanned Lightweight Tactical Regional Areal System, identifica un sistema complesso costituito da una velivolo senza pilota, l’insieme dei sistemi di volo fra i quali l’avionica, il Flight Control Computer, il motore e la sua Electronic Control Unit, gli attuatori , tutti i sistemi afferenti al segmento di terra quali la Ground Control Station, il lanciatore, l’antenna ed infine un payload multi-purpose differenziabile in funzione del tipo di missione richiesta.

Si tratta dunque di un “sistema di sistemi” sviluppato ed integrato da DEMA in partnership con la Techno System Developments s.r.l. e la collaborazione con centri di Ricerca, fra cui il SICTA-ENAV, e Università, fra cui la Seconda Università di Napoli e l’Università del Salento. Il progetto è stato concepito in un momento storico di grandi cambiamenti normativi, attualmente infatti l’Unione Europea e l’ente certificatore EASA stanno riscrivendo le regole di certificazione assimilando tali sistemi a normali aeromobili con piloti a bordo, considerando, di conseguenza, di introdurre tali velivoli in spazi aerei non segregati in modalità “collaborativa” con altri aerei e con i Controllori di Volo (ATC).
In tale scenario, ULTRAS è stato progettato e testato per soddisfare pienamente i futuri requisiti certificativi: è dotato di una serie di sensori “cooperativi” come il classico ADS-B transponder e sensori di Detect and Avoidance, di un protocollo interno per garantire il Safe Termination in caso di guasti gravi, di sistemi di comunicazione e controllo ridondati. Tale caratteristica è assolutamente innovativa se riferita agli attuali standard di mercato, tali prodotti erano appunto progettati per afferire agli scopi di missioni specifiche in spazi segregati o militari laddove la mission, e non la safety, era l’obiettivo primario.

“Oltre alla produzione e all’integrazione del sistema ULTRAS, DEMA ha avviato una serie di collaborazioni lungo l’intera filiera delle tecnologie abilitanti di questi multi-sistemi dal momento che, ad oggi, non tutte le tecnologie necessarie a far volare tali apparecchi in spazi non segregati sono mature o standardizzate – chiarisce Danilo Malacaria, Responsabile R&D di DEMA – l’obiettivo è assicurare il rapido sviluppo di soluzioni altamente innovative garantendo al tempo stesso la sicurezza e la privacy dei cittadini, nonché degli altri utenti dello spazio aereo.”

Il velivolo sviluppato da DEMA si inserisce, visto il suo peso al decollo di circa 250Kg, di cui 40 massimo di payload, e l’apertura alare di 8 metri, nella classe di velivoli Tattici o MALE-medium altitude long endurance. Rispetto al mercato di riferimento, ULTRAS presenta un’autonomia di volo di circa 15-20 ore, funzione dell’altitudine, in un range di circa 200Km. Un punto di forza dell’intera piattaforma poiché risulta essere maggiore del 20-30% rispetto ai velivoli della stessa classe. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una spinta efficienza aerodinamica accoppiata alle prestazioni del motore pusher propeller, attualmente già certificato per applicazioni UAV.

L’ottimizzazione aerodinamica ha inoltre reso il velivolo fortemente stabile garantendo così ottime performance anche in condizioni di tempo critiche, quali le forti raffiche di vento, motivo di fallimento di molte missioni UAV nel passato. Inoltre la struttura è stata concepita in maniera modulare allo scopo di rendere efficienti le operazioni di trasporto, manutenzione, montaggio e smontaggio; tale modularità consente di poter riconfigurare velocemente il velivolo per missioni “speciali” quali ad esempio la “Extended Range”.

Infine, i protocolli di gestione del comando e controllo del velivolo e di comunicazione dati sono stati progettati in maniera tale da rendere l’intera piattaforma interoperabile secondo i vari standard europei ed americani- Ciò consentirà ad ULTRAS di essere integrato in flotte pre-esistenti ed operare secondo qualunque tipo di normativa. Dunque non solo innovazione nelle performance di missione ma anche relative all’interoperabilità ed alla logistica rendono ULTRAS un velivolo unico se comparato agli attuali competitors di mercato.

“Lo scenario mondiale vede attualmente l’Italia pressoché assente nella produzione di UAV/APR di tipo tattico, studi dimostrano che il segmento di missione di cui fa parte ULTRAS non vede attualmente prodotti italiani in servizio o già testati – commenta Vincenzo Starace, Presidente e AD di DEMA – viste le opportunità di business, DEMA ha quindi fermamente creduto di investire nello sviluppo di un prodotto proprietario, incrementando il suo know how in nuove aree e allargando l’offerta nel campo dell’ingegneria alle aree della progettazione ed integrazione dei sistemi e del powerplant”. E aggiunge: “Si tratta di un progetto all’avanguardia ma vogliamo comunque rimanere con i piedi per terra e il salone di Farnborough è la giusta occasione per contattare potenziali partner per lo sviluppo e la commercializzazione di ULTRAS”.

ULTRAS sarà testato in volo sperimentale nel secondo semestre del 2017 nell’Aeroporto di Grottaglie, Grottaglie TestBed, la piattaforma aeroportuale e aerospaziale voluta da Regione Puglia e Aeroporti di Puglia specificatamente per testare tali tipi di velivoli.  La certificazione della piattaforma è prevista per Gennaio 2019. Viste le sue caratteristiche di interoperabilità, di flessibilità strutturale e di missione, il sistema ULTRAS può  tranquillamente essere definito come un sistema “duale”, capace cioè di afferire a missioni di tipo civile o militare. In particolare potrà essere usato per:

• pattugliare e/o sorvegliare terreni o mari in presenza di fuochi o zone di inquinamento o umani in stato di difficoltà;

• identificazione e segnalazione di obiettivi alla ground base e relativo inseguimento;

• controllo e ricognizione dei territori per lo sviluppo di mappe 3D;

• monitoraggio di attività dell’agricoltura.