Polemiche per la nomina di Gaetano Intrieri, un condannato per bancarotta, tra gli esperti di Toninelli.
Ci siamo più volte chiesti perché i M5S lo scorso dicembre avevano invitato un personaggio come Gaetano Intrieri agli Stati Generali dei Trasporti e lo avessero convocato in sedi istituzionali come esperto del trasporto aereo, Alitalia e Aerospazio.
Questo Gaetano Intrieri sarà anche competente come ritengono forse solo i pentastellati, ma a sentire le cose che afferma e da suoi scritti pubblicati su alcuni siti web, emergono proposte e tesi che è generoso ritenere suggestive e approssimative.
Il personaggio da diversi anni afferma che avrebbe la soluzione per risanare Alitalia, nel 2008, come amministratore delegato di una piccola compagnia, poi fallita, era tra i soggetti che si erano proposti per il salvataggio dell’allora compagnia nazionale.
Negli ultimi anni è stato attivo, come molti personaggi in cerca d’incarichi, consulenze e affari, in particolare tra le piccole aerolinee, a Napoli anche con contratti di agenzia in imprese della manutenzione aeronautica.
La sua esperienza è limitata alle aziende di trasporto aereo, avrebbe lavorato in Alitalia e nella statunitense NorthWest, poi ha amministrato piccole aerolinee: Club Air, Italia Tour Airlines, ItAli Airlines ed Eagles Airlines, tutte fallite. Come amministratore delegato della Gandalf, una piccola compagnia aerea di Parma, nata nel 1998 e poi fallita nel 2004, a Intrieri gli è arrivata la condanna definitiva che oggi crea imbarazzo al Governo e ai politici che hanno sostenuto la sua ascesa pubblica e professionale.
Partita con l’idea di offrire servizi alla clientela business nello scalo di Orio al Serio con una decina di Dornier, la Gandalf, con Intrieri non chiuse un solo bilancio in attivo, e all’atto del fallimento il passivo era di 61 milioni di euro e l’indebitamento di 12 milioni di euro, fu acquisita da Alitalia interessata ai suoi «slot».
La lunga vicenda giudiziaria del tracollo della Gandalf si è conclusa nell’autunno dello scorso anno con la sentenza della Cassazione, che come ha pubblicato La Verità, ha condannato definitivamente Intrieri per aver distratto 429.000 euro dalla compagnia aerea per “vantaggio patrimoniale personale“. In sostanza, sostiene il giornale, Intrieri confessò al pm Pietro Errede, che quei soldi “sono serviti per appianare i miei debiti con Banca Intesa”. Nel corso del dibattimento, i suoi difensori hanno poi cercato di sostenere che le confessioni furono rese “in una situazione difficile”. Ma la Corte di Cassazione ha smontato la tesi bollandola come “priva di concludenza” e confermato la condanna a 3 anni e 6 mesi, ridotta a 2 anni e 4 mesi con le attenuanti generiche e cancellata dall’indulto del 2006.
Benchè il curriculum e la vicenda giudiziaria di Intrieri fossero da molti risaputi negli ultimi mesi è stato accreditato come esperto di M5S e il Ministro Toninelli lo l’ha nominato tra gli esperti della Struttura che dovrà valutare costi-benefici delle grandi opere. Ma, tant’è, questa è la classe politica che passa il convento.
Dopo le anticipazioni di stampa dei giorni scorsi lo staff del ministro è stato contattato sulla vicenda ma ha scelto il “no comment“. Lui, Intrieri, nemmeno pensa di farsi da parte, sostiene di avere avuto un colloquio: “ il ministro mi ha detto che se me ne vado viene a prendermi sino a casa. Forse a qualcosa il mio lavoro serve e comunque domani parlerò io”.
E, infatti, l’uomo si è sfogato sui social con un lungo post: “La condanna me la riprenderei domattina”, dice asserendo di aver aiutato tanti piccoli azionisti “a riprendere i loro soldi” e permesso a Gandalf Spa di “essere riammessa alle contrattazioni” in Borsa. E rivendica ancora oggi di essere chiamato come “esperto” per diversi lavori in giro per il mondo rivendicando di avere aiutato il ministero delle Infrastrutture sia sulla questione del contratto dell’Air Force Renzi (“Il contratto l’ho smontato io”, scrive) che sul dossier relativo ad Enav e Fiumicino.