Il suo nuovo CEO di ATR, Stefano Bortoli in Giappone stima un mercato di 100 velivoli turboelica fino al 2025
La continua crescita del turismo in Giappone e l’ulteriore espansione delle connessioni regionali, produrrà una domanda di circa 100 velivoli turboelica fino al 2025 che può essere intercettata dall’aero franco-italiano.
E’ quello che sostiene il Ceo di ATR, le compagnie giapponesi dovranno aggiornare le loro flotte e soprattutto aprire nuove rotte, ha affermato Bortoli, amministratore delegato di ATR, parlando a un vasto pubblico di ospiti istituzionali e industriali e di giornalisti.
“Il Giappone è sensibile alle tecnologia d’avanguardia, efficienza e protezione ambientale”. Il nostro velivolo “con i suoi bassi costi operativi, un basso impatto ambientale e una cabina moderna e accessibile ai passeggeri, la serie ATR -600 si adatta perfettamente alle esigenze e alle aspettative del sofisticato mercato giapponese”. ATR è un velivolo consolidato in questo mercato e “vediamo un importante potenziale di crescita per il prossimo decennio”. Inoltre, sostiene Bortoli, “la necessità di collegare le comunità più piccole e isolate, l’aumento del turismo locale e la celebrazione in Giappone di due importanti eventi sportivi”, “stimoleranno i viaggi regionali in Giappone e ATR è lo strumento ideale per offrire connettività su tutto il territorio “.