Esordio brillante in borsa per Avio con un rialzo del 6,6%, quotata a 12,57 euro, ha chiuso a 13,4 euro dopo essere arrivati anche a guadagnare oltre il 10% sfiorando quota 14 euro
È la prima volta al mondo che un’azienda attiva nella produzione e nel lancio di razzi approda sui mercati azionari, e Avio ci arriva dopo il 100% di successo dei lanci con Vega che porta in orbita satelliti di piccola e media taglia.
A tenere a battesimo Avio al suo esordio a Piazza Affari erano presenti una madrina e un padrino d’eccezione: l’astronauta Samantha Cristoforetti e Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italia. L’ingresso di Avio a Piazza Affari è avvenuto attraverso la fusione con Space2 promossa, tra l’altro da Urbano Cairo.
Lo scorso ottobre infatti Space2, insieme a Leonardo che era salita dal 14% al 28% in Avio, aveva rilevato il controllo del gruppo dal fondo Cinven con l’obiettivo di rafforzare l’azienda e portarla a Piazza Affari.
L’arrivo in Borsa giunge al termine di un processo di investimenti e di rilancio conseguenti al rinnovo della famiglia dei lanciatori europei, grazie a cui Avio ha oggi un fatturato di 292 milioni e un utile operativo di 13,2 milioni, con un portafoglio ordini si attesta a 928 milioni. Lo sviluppo del «motore P120C, che sarà utilizzato sia per Arianne 6, il primo stadio, che per Vega, consentirà ad Avio di disporre di un prodotto con forti economie di scala.
Oltre al programma Vega di cui Avio è «capocommessa e sistemista di riferimento», contribuiscono al bilancio dell’azienda la partecipazione al programma dei lanciatori Arianna dell’Esa per il quale Avio lavora come «sotto contraente».
Le prospettive per la «space economy» sono, secondo gli esperti, rosee, il mercato internazionale dei lanciatori vale 5 miliardi e si prevede in crescita 10% visto che, nei prossimi cinque anni, i satelliti dovrebbero aumentare a un ritmo del 20% l’anno.