Boeing sceglie l’Inghilterra per produrre in Europa. Sono trascorsi 10 anni da quando aveva scelto Napoli per la Ricerca. Non ne resta nemmeno il ricordo.
A Portici a marzo del 2008 s’inaugurava un Centro di Ricerca di Boeing sull’Ingegneria dei Materiali Polimerici e Compositi. La struttura avrebbe dovuto collaborare con IMAST e quella che allora era Alenia Aeronautica.
Quella del Granatello, e non solo l’insediamento di Boeing, è tra più significative occasioni perdute da un territorio che non ha saputo esprimere, non solo nel comparto dell’aerospazio, una classe dirigente capace di cogliere le occasioni e valorizzare le potenzialità delle sue aziende.
Boeing ritorna in Europa e questa volta sceglie il Regno Unito. Lo scorso 25 ottobre ha inaugurato un suo primo stabilimento nel vecchio Continente. L’impianto industriale ha un’estensione di 6.200m², realizzato con un investimento di 40 milioni di sterline nel nuovo parco industriale di nel Regno Unito. Inizia le attività con 52 dipendenti tra ingegneri e operai e circa 20 apprendisti.
Lo stabilimento sarà specializzato nella fabbricazione un centinaio di componenti per il 737 e 767, parti diverse del sistema di comando di velivoli che saranno assemblate nello stabilimento Boeing di Portland.
Il costruttore americano conferma la scelta d’investire in quelle località con una consistente rete di aziende partner. Nella località inglese di Sheffield è presente una significativa rete di fornitori, infatti, nel progetto sono coinvolte aziende come Aeromet, che fornirà a Boeing Sheffield componenti in alluminio multistrato ad alta resistenza, Maher che fornirà barre di acciaio su misura e altri particolari. Altre società inglesi sono parte del progetto di Boeing, la MetLase, un recente fornitore di Rotherham, Mettis Aerospace una società di progettazione e produzione di Redditch che fornirà pezzi lavorati di precisione. Altri partner sono: AMRC Training Center, D5 Architects, JF Finnegan, CNC Mills, Mitutoyo, Mott MacDonald, Nikken, Starrag e WFL.