CIRA, workshop sulle sfide del trasporto del futuro

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di Adelchi Maria Rendola.

Massachusetts Institute of Technology:” durante le fasi di decollo e atterraggio gli scarichi inquinanti dei velivoli possono arrivare a provocare circa ottomila vittime l’anno”.

Workshop “Move the Future,  evento organizzato dal centro di ricerca di Capua e dall’ANSYS Italia in collaborazione con Esterel Technologies e Rbf-Morph, si è tenuto  il 23 e il 24 aprile al CIRA

All’evento hanno preso parte oltre centoventi persone tra ingegneri, ricercatori, studenti e professori. Nutrita la presenza di rappresentati di aziende e università tra le quali Avio, Airbus, Selex, Piaggio, AgustaWestland, Blue Engineering, Astra, Aerosoft, Università di Firenze, Università di Napoli “Federico II”, Seconda Università di Napoli, University of Bath, Mid Sweden University, Politecnico di Torino, Università di Roma “La Sapienza” e Università di Roma “Tor Vergata”.

La prima giornata della sessione  Future Transport Challenges: “Energy Efficiency and the Environment” si è aperta con l’intervento del direttore del settore aerospaziale di ANSYS Rob Harwood il quale ha esposto le potenzialità dei software dell’azienda di Pittsburgh applicate alle prossime sfide del trasporto aereo e riassunte nel raggiungimento della massima sicurezza, prestazioni dei velivoli, minore impatto ambientale, il tutto strettamente correlato ai costi di produzione e manutenzione e al principio di light weight structures (strutture a peso leggero). Sull’impatto ambientale bisogna evidenziare che tutte le aziende costruttrici di aeromobili hanno l’obbligo di rispettare determinate normative. Da un lato è necessario realizzare velivoli in grado di diminuire il più possibile le emissioni inquinanti, compreso quello acustico, dall’altro è necessario consentire alle stesse aziende di prepararsi in modo adeguato a questa sfida, sia da un punto di vista tecnico che economico. Uno studio del Massachusetts Institute of Technology di qualche anno fa, eseguito attraverso delle simulazioni, afferma che durante le fasi di decollo e atterraggio gli scarichi inquinanti dei velivoli possono arrivare a provocare circa ottomila vittime l’anno. Queste cifre oggi vanno riviste e se sono migliorate o peggiorate si vedrà col tempo. Certamente qualcosa è stato fatto, ma si è ancora molto lontani dalla meta.

I lavori sono successivamente proseguiti e suddivisi in una sessione propulsiva e in una aerodinamica. Nella sessione propulsiva il CIRA ha fatto un breve sunto delle sue recenti ricerche delle attività propulsive, realizzazione di modelli e simulazione per sistemi propulsivi spaziali. Si è discusso, inoltre, dello sviluppo della simulazione per gli impianti di alimentazione di velivoli. E’intervenuto anche il DAC nella persona di Gennaro Russo il quale ha riportato i numeri dell’ente, le prossime strategie e la visione industriale del distretto campano. Nella sessione aerodinamica si è invece parlato, tra l’altro, dello sviluppo della simulazione per la formazione di ghiaccio sui velivoli e il ruolo della simulazione nella progettazione e certificazione dei processi aerodinamici e aeroacustici degli aeromobili ad ala rotante. Durante le sessioni si è quindi evidenziato che attualmente la creazione di modelli e la simulazione nel campo dell’aerospazio e in particolare del CFD (Computational Fluid Dynamics), applicato alla propulsione aerospaziale e all’aerodinamica, sia di fondamentale importanza. Tutto ciò perché i risultati concessi dalle analisi sperimentali mediante simulazioni e modellazioni sono quelli che più si avvicinano, in moltissimi casi completamente, alla realtà.

Anche la seconda giornata del workshop è stata suddivisa in sessioni e si è spaziato su diverse aree tecnologiche. Dalla produzione e sperimentazione di materiali avanzati ad alte prestazioni per la costruzione di velivoli, all’elettronica di bordo allo sfruttamento dei sistemi embedded. Al termine della conferenza, Paolo Colombo, responsabile del marketing di ANSYS Italia, nonché coordinatore dell’evento, si è così espresso sull’andamento delle due giornate: “Queste sono giornate estremamente importanti e hanno rappresentato un occasione per riunire la community di coloro che progettano velivoli, in tal caso il trasporto del futuro, e parlare di come la simulazione numerica stia diventando sempre più importante in quest’ambito”.