FORUM. Missione italiana nello Spazio per monitorare l’inquinamento e i cambiamenti climatici

Agenzia Spaziale Italiana, CNR e le università della Basilicata e di Bologna protagonisti del programma Earth Explorer.

Quando si parla di cambiamenti climatici non si può far altro che accostare il nome di una ragazzina svedese che a 16 anni protestava ogni venerdì per sensibilizzare il parlamento a fare qualcosa di concreto per avere una controtendenza sul clima. Nasce quindi un movimento sociale, a seguito di questo caso esemplare che porta il nome Greta Thunberg, noto come Fridays For Future.  Ogni venerdì trovano l’occasione per manifestare in modo consistente per sensibilizzare la popolazione.

Tra borracce in metallo e l’aborro delle plastiche più inquinanti, i dati che sono stati rilevati vengono fuori ad esempio dagli studi fatti da PRISMA, Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa. Questo sistema di osservazione terrestre, appunto attraverso una camera IperSpettrale è stato portato in orbita a bordo di un lanciatore VEGA lo scorso 22 marzo, si attende la sua completa operatività per rilevare importantissimi dati riguardanti il monitoraggio dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. La camera IperSpettrale, infatti, dotata di sensori ottici, è in grado di rilevare le caratteristiche chimico-fisiche della superficie terrestre.

Attualmente è in cantiere una nuova missione europea, la missione FORUM (Far-infrared Outgoing Radiation Understanding and Monitoring). Essa è basata sulla registrazione dei raggi infrarossi emessi dalla Terra in direzione dello spazio per uno studio approfondito del bilancio energetico terrestre. Difatti quello che è accaduto è che solitamente la lettura dei semplici dati infrarossi non risulta essere esaustiva poiché viene condizionata dalle emissioni nella banda infrarossa di altri corpi celesti.

 “Il lontano infrarosso è una banda spettrale in cui la Terra emette una notevole quantità di energia che dopo vari processi esce verso lo spazio, bilanciando così l’energia solare in ingresso e rendendo il nostro pianeta un luogo adatto alla vita”, spiega Tiziano Maestri, ricercatore dell’Università di Bologna.

Solitamente lo sbilancio energetico terrestre, dovuto a fenomeni naturali, comporta variazioni della temperatura terrestre che in condizioni “normali” sarebbero innocue. L’attività dell’uomo ha però alterato gli equilibri dell’atmosfera e variato la termodinamica perfetta che esisteva fino a qualche decennio fa. Il lancio di FORUM è previsto però nel 2026, che risulta essere una previsione onesta, ma che ha comunque una notevole urgenza considerando che la situazione non è tra le più rosee.

La missione FORUM sarà la nona missione del programma Earth Explorer e vedrà la collaborazione sinergica dell’ESA, del CNR, l’Università degli Studi della Basilicata e l’Università di Bologna, e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Tutti i dati che verranno raccolti andranno a confluire nel più ampio Living Planet Programme dell’ESA, il database di tutti i dati inerenti ai parametri climatici.

La voglia di dare una battuta d’arresto ai cambiamenti climatici è evidente, almeno da buona parte della popolazione, ma sicuramente ciò che manca è un cambiamento di coscienza del mondo intero: purtroppo non possiamo permetterci più di ignorare il problema, siamo molto vicini ad un punto di non ritorno!

Vittoria Di Palma