Presentati a Milano, nel Museo della Scienza e della Tecnica, i conti ad analisti e giornalisti
“ Con Airbus siamo a colloqui iniziali” avrebbe dichiarato Moretti sullo scambio di partecipazione MBDA e ATR.
Il nuovo nome sarà portato all’approvazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti, convocata ad aprile. La vera notizia del giorno, tuttavia, è che la società ha chiuso i conti 2015 con un risultato netto positivo per 527 milioni rispetto ai 20 milioni del 2014. I ricavi crescono dell’1,8% a 12,995 miliardi. +18,9% per l’Ebitda a 1,866 miliardi. Risultati, indica la società, “in decisa crescita e superiori alle aspettative”. L’indebitamento finanziario netto scende del 17,3% a circa 3,28 miliardi.
In un contesto “di ridefinizione di obiettivi e priorità, in cui la società disegna nuovi modelli di sviluppo e si propone con un nuovo ruolo – si legge in una nota – si avverte la necessità di un nome nuovo che la rappresenti e costituisca il primo e più importante punto di sintesi tra i valori profondi che la caratterizzano e che ne sostengono le strategie”.
Finmeccanica stima per il 2016 un Ebitda sostanzialmente in linea sul 2015 in una forchetta tra 1,22 e 1,27 miliardi, ricavi in leggero calo sul 2015 tra 12,2 e 12,7 miliardi, ordini anch’essi grossomodo in linea con il 2015 tra 12,2 e 12,7 miliardi e un free operating cash flow tra 300 e 400 milioni.
Gli ordini sono stati pari a 12,371 miliardi di euro, leggermente inferiori al 2014. Influisce sul livello degli ordini, spiega il gruppo, anche la più rigorosa selezione delle opportunita’ commerciali finalizzata alla costruzione di un portafoglio ordini di maggiore redditivita’ (margini). Si registra inoltre il calo degli Elicotteri (anche per l’Oil & Gas) e dell’Aeronautica (slittamento di alcuni contratti da parte del cliente militare Italiano), compensato dalla performance dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e dal favorevole impatto del cambio.