Continua con successo la partecipazione dell’industria italiana al grande programma di navigazione satellitale europeo
Il settimo e l’ottavo satellite del sistema europeo di navigazione e localizzazione satellitare Galileo sono stati lanciati con successo alle 22:46 (ora italiana) del 27 marzo, con un vettore Soyuz, dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese. A regime, GALILEO prevede il lancio di trenta satelliti (27 operativi e tre di riserva) ad una quota di 23.222 km quota.
L’industria italiana ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del programma Galileo e nelle attività di osservazione della Terra, con le aziende di Finmeccanica e con la partecipazione ai progetti di numerose Pmi italiane del comparto aerospaziale . Aziende come Telespazio, Thales Alenia Space e Selex ES hanno un ruolo un ruolo di primaria importanza in Galileo, avendo realizzato presso il Centro Spaziale del Fucino uno dei due centri di controllo (Gcc) che gestiscono la costellazione e la missione del programma. Inoltre, attraverso Spaceopal – società costituita in joint venture paritetica tra Telespazio e DLR/GfR – l’industria italiana è responsabile delle operazioni e della logistica integrata dell’intero sistema garantendo la gestione e il coordinamento dei servizi. Dopo il lancio, il Centro di Controllo Galileo del Fucino sarà coinvolto nelle attività Iot (In Orbit Test) del programma, volte a verificare le funzionalità e le prestazioni dei payload a bordo dei satelliti. Nelle operazioni di lancio un ruolo importante è stato rivestito da Telespazio France che da Tolosa e da Kourou ha supportato il Cnes e Arianespace nella gestione del Centro di lancio in Guyana e nelle operazioni di lancio e messa in orbita dei satelliti. Infine, Telespazio è impegnata nella fase di validazione degli early services del programma e nella realizzazione di applicazioni basate su Galileo, che favoriranno lo sviluppo e la diffusione di servizi innovativi in molteplici settori: trasporti, telecomunicazioni, geodesia, esplorazioni petrolifere e minerarie”.