In una nota di Leonardo resa pubblica la decisone di esercitare il diritto di prelazione su Vitrociset.
Sembrava tutto deciso, Fincantieri si era lanciata con l’offerta, condivisa con l’imprenditore pugliese super renziano Vito Pertosa della Mermec, accettata dalla famiglia Crociani, decisa a vendere Vitrociset. Lazienda passava nell’orbita di Fincentieri per costituire le basi di una presenza nel settore della difesa e della sicurezza. Invece quella che sembrava un’operazione conclusa si era stata riaperta nell’audizione in Parlamento di Alessandro Profumo che in una frase sibillina “dobbiamo correttamente valutare cosa ha senso fare sulla base dei prezzi che ci sono stati notificati lo scorso 9 agosto”, ”con il governo al 30% nel nostro capitale, dobbiamo valutare anche l’interesse dell’azionista”, aveva lasciato intendere che il progetto che non era condiviso da Leonardo.
L’insofferenza del gruppo di Piazza Monte Grappa, come più volte abbiamo riportato, risale alla gestione di Bono del dossier Fincantieri – Naval Group che penalizzerebbe fortemente Leonardo e alle incursioni di Fincantieri nel perimetro delle attività core business di Profumo..
In una nota del Consiglio di Amministrazione di Leonardo, diffusa nella serata di ieri, si legge: «il CdA riunitosi oggi sotto la presidenza di Gianni De Gennaro, ha deliberato di procedere all’esercizio del diritto di prelazione sull’acquisto del 98,54% di Vitrociset, società di cui Leonardo detiene attualmente l’1,46%, a fronte della notifica dell’offerta ricevuta in data 9 agosto u.s. L’operazione crea valore contribuendo al rafforzamento di Leonardo nel suo core business dei Servizi, in particolare della Logistica, del Simulation & Training e delle Operazioni Spaziali, incluso il segmento Space Surveillance and Tracking. Inoltre tale iniziativa consente di consolidare la filiera nazionale nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, aumentandone la competitività con prospettive di mercato significative. Successivamente saranno valutati i più opportuni assetti societari, anche contemplando la possibilità di ingresso di altri attori, in grado di contribuire al miglior posizionamento di Vitrociset nei business di riferimento».
Imbarazzata la risposta di Fincantieri che in una nota sostiene che «la mancata acquisizione di Vitrociset non pregiudicherà in nessun modo il raggiungimento degli obiettivi economici e strategici del Gruppo Fincantieri». «Fincantieri proseguirà con le iniziative, da tempo avviate, volte ad implementare le competenze nelle attività di supporto logistico richieste dai clienti, fattore questo che si rende sempre più indispensabile per concorrere con successo sui mercati internazionali».
I retroscena parlano di un Giuseppe Bono, Ad di Fincantieri, furioso, e di tentativi di mediazioni del ministro Giovanni Tria rifiutate da Fincantieri, poi nella serata la svolta e la decisione del CdA di Leonardo di procedere con l’opzione sull’acquisto del 98,54% di Vitrociset alle stesse condizioni di Fincantieri.