Nessuna particolare proposta per rilanciare il settore emersa dagli imprenditori brindisini.
Il workshop “L’industria aerospaziale: presente e futuro” è stato promosso da Confindustria Brindisi e si è tenuto subito dopo la visita di Mercoledi scorso dell’Ambasciatore americano Lewis Eisenberg allo stabilimento Leonardo di Grottaglie.
L’incontro si presentava di notevole interesse e ricco di premesse anche perchè alla discussione hanno contribuito personaggi come Antonio De Palmas, Presidente Boeing Italia, Riccardo Procacci, Amministratore Delegato Avio Aero e Giancarlo Schisano, Capo Divisione Aerostrutture di Leonardo.
L’evento è stato aperto dal Presidente di Confindustria Brindisi, Patrick Marcucci che ha introdotto la tavola rotonda sul tema “scenario competitivo dell’industria aerospaziale” che è stata coordinata da Angelo Guarini, direttore di Confindustria Brindisi.
Il dibattito tra i protagonisti è stato serrato e articolato, i rappresentanti delle più importanti aziende del settore hanno sviluppato i temi del mercato, le criticità e le prospettive di sviluppo del settore aeronautico mondiale e nazionale con il focus sulle difficoltà e le potenzialità delle imprese aeronautiche pugliesi.
“Il comparto aerospaziale, si legge nel comunicato stampa di Confindustria, da oltre 15 anni è in costante crescita e prevede un trend positivo anche per il prossimo decennio, mettendo in risalto le esigenze di competitività – anche in termini di costi – e di necessario e continuo adeguamento tecnologico e organizzativo per tutta la filiera produttiva”, e la Puglia è l’unico territorio, dove sono in esercizio contemporaneamente aziende dei settori “ala fissa”, “ala rotante”, “propulsione” e del “software aerospaziale”.
Le proposte concrete emerse per lanciare il comparto aeronautico pugliese e nazionale, almeno quelle riportate nel comunicato stampa degli organizzatori, a nostro avviso, sono state al di sotto le attese dei convenuti, limitate a un generico appello a “rafforzare la filiera del comparto regionale potenziando le reti d’imprese come strumento di cooperazione tra aziende e l’integrazione di servizi, di competenze e risorse“.