Roma, la Facoltà di Ingegneria della Sapienza in un Convegno – “L’Italia dal progetto San Marco alla Space Economy” – ha rievocato il lancio di un satellite, realizzato e gestito per la prima volta da un gruppo di ricercatori interamente italiano. (Vedi articolo di presentazione)
Nel corso del seminario si è discusso di come rilanciare la centralità dello Spazio e anche come recuperare quell’entusiasmo e la fiducia nelle possibilità del nostro Paese che allora quel successo suscitò nelle istituzioni, l’industria e la ricerca spaziale nel nostro Paese.
L’iniziativa è stata promossa dal Prof. Marcello Onofri, Direttore del Centro di Ricerca Aerospaziale della Sapienza che ha riunito il mondo dell’aerospazio italiano per ricostruire dopo 50 anni da quel primo lancio di un satellite effettuato nel 1967 dalla Base San Marco a Malindi in Kenya.
Le imprese e gli enti italiani devono utilizzare le opportunità di finanziamento dalla partecipazione del Paese ai grandi programmi europei; incidere come Paese nelle decisioni prese a livello internazionale ed europeo, non disperdere i fondi della Space Economy; costruire una nuova governance del settore spaziale nazionale per superare i limiti dell’azione di tutti gli attori negli anni passati. Sono i temi di maggior rilievo e gli spunti di riflessione che sono emersi ai diversi tavoli di confronto dove hanno partecipato responsabili di aziende, esponenti del mondo militare, accademico e della ricerca.
Il Presidente dell’ASI, Roberto Battiston, ha fornito una panoramica sugli attuali progetti spaziali italiani e dei finanziamenti per le missioni Scientifiche e la Piattaforma Stratosferica di osservazione del territorio, per il quale il governo ha stanziato rilevanti cifre di finanziamento in sede europea e nazionale .
Come definire una nuova governance del comparto è stato il tema affrontato dal rappresentante del MIUR, Oscar Pasquali, le attività spaziali non possano essere lasciate alla competenza di un solo Ministero. “Lo Spazio è un tema-Paese, dice Pasquali, capo della segreteria tecnica del Ministro, che deve trovare impulso e coordinamento a livello di Presidenza del Consiglio”.
Il responsabile del programma Space Economy del MISE, Antonio Bartoloni, ha esposto il lavoro svolto dal Governo per cambiare il paradigma dei finanziamenti pubblici, è ora di “cambiare il paradigma dei finanziamenti pubblici, privilegiando oggi le motivazioni d’investimenti privati che prospettino programmi in grado di portare ad adeguati ritorni economici”. “In questo senso risulta indispensabile misurare le attività spaziali in termini di efficacia, efficienza e parziale cofinanziamento da parte delle industrie”.
“Dobbiamo mettere in campo capacità tecnica, coerenza di sistema, coordinamento politico e dobbiamo essere presenti al momento giusto, con idee giuste e in modo competitivo” ha sostenuto Marcello Onofri concludendo la manifestazione e la discussione della Tavola Rotonda con i rappresentanti delle industrie italiane.