Telespazio, dice no alla proposta di spostare al CIRA i lavoratori della sede napoletana

Il presidente del CIRA Luigi Carrino si è detto disponibile ad ospitare la sede napoletana di Telespazio presso il centro di Capua, ma l’azienda resta sulle sue posizioni di chiudere la sede di Via Gianturco.

FucinoSpaceCentre_Room1_HRPuò dirsi concluso con un nulla di fatto l’incontro terminato pochi minuti fa in Regione Campania sulla questione del trasferimento della sede napoletana di Telespazio. La riunione, voluta dall’assessore Severino Nappi e alla quale hanno partecipato anche il management di Telespazio con il Direttore Generale, Ing. Lucio Magliozzi e i responsabili del personale e delle relazioni industriali, i sindacati, il prof. Luigi Carrino presidente del CIRA e rappresentanti dell’Agenzia Spaziale Italiana, era stata convocata per valutare la proposta di allocare la sede napoletana di Telespazio nella struttura del CIRA di Capua.

Se infatti il presidente del Centro Ricerche Aerospaziali Luigi Carrino si è detto favorevole a tale soluzione, proponendo anche di creare all’interno della struttura da lui guidata un vero e proprio centro di ricerca per i servizi satellitari, Telespazio è orientata a chiudere ad ogni soluzione che impedisca il trasferimento delle maestranze e della sede napoletana di Telespazio a Roma.
Contradditoria la posizione dell’ASI che propone di continuare a Roma i progetti e le attività previste nella sede napoletana, meglio se finanziati dalla Regione Campania.
Chiaramente tutto questo, oltre che interessare da vicino i 33 lavoratori della struttura di Via Gianturco, potrebbe avere ripercussioni più ampie, visto che sarebbe difficile ipotizzare un finanziamento del progetto Mistral, nell’ambito del DAC, di cui Telespazio è Prime.