Aerospace and Defense Meetings di Torino. All’Oval di Lingotto presentato il progetto di Leonardo di “Città dell’Aerospazio”.
Il progetto presentato la prima volta nel 2008 da Pier Francesco Guarguaglini, allora Presidente e Ad di Finmeccanica, fu approvato dal Consiglio Comunale di Torino nell’aprile del 2010.
Il piano dell’azienda di riqualificazione dell’area di Corso Marche è stato presentato alla manifestazione di Torino da Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo.
PMI e start up, laboratori di ricerca universitari, un polo museale denominato Space Center e aree residenziali dedicati agli studenti, saranno gli ingredienti che dovrebbero valorizzare nei prossimi anni il territorio. Entro 3 anni, assicura Profumo, la struttura sarà pronta: «Stiamo definendo i dettagli, oggi è una giornata di festa, vogliamo contribuire alla crescita delle comunità in cui siamo presenti», «In campo piccole e medie imprese e start up con l’obiettivo di favorire la condivisione di progetti e linee industriali». Sarà l’occasione di rilancio dello storico Aeroporto Aeritalia.
Sul progetto è previsto che la Regione Piemonte metta 32 milioni, altri 50 sono stati promessi dal Governo. Mancano all’appello altri 50 mln che potrebbero arrivare da fondi europei.
Ricordiamo che quell’area fu al centro nel 2008, di una iniziativa simile di Finmeccanica quando trasferì le attività progettuali di Alenia Aeronautica da Corso Marche a Torino Caselle. L’allora presidente e Amministratore Delegato, Pier Francesco Guarguaglini, presentò alla città un piano di riqualificazione dell’area Alenia Aeronautica, di 24 ettari elaborato dallo Studio Amati Architetti.
Finmeccanica allora prospettò che sarebbe stato realizzato un edificio tecnologicamente attrezzato per ospitare il Distretto Aerospaziale, un centro di ricerca e sviluppo concepito per circa 1.000 addetti destinato ad accogliere imprese partecipi nella produzione aerospaziale.
Guarguaglini sostenne: «il rinnovamento delle strutture aziendali, necessario per competere a livello internazionale, favorirà la valorizzazione, la rivalutazione e la “restituzione” alla città dei vecchi quartieri industriali».
Oggi Profumo afferma: «Vogliamo contribuire alla crescita delle comunità in cui siamo presenti», e assicura che l’area sarà data in uso gratuito alla Città per 30 anni, il progetto è «un’iniziativa aggregante che mette insieme realtà diverse e porterà a una vera riqualificazione urbana con un modello da replicare anche in altre realtà». «Il sistema Leonardo vale quasi un miliardo in Piemonte – ha sostenuto Profumo – è il 25% del valore dell’industria hitech regionale con oltre 4.000 dipendenti nell’ambito di un distretto che conta oltre 14.000 lavoratori in PMI, centri ricerche, start up e Università».