Cluster Tecnologici e la quarta rivoluzione industriale.“Troppi bulloni nei posti sbagliati”

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Bari. Il Distretto dell’aerospazio riunisce a Villa Romamazzi Carducci i presidenti dei Cluster tecnologici nazionali

Lentezze, inadeguatezze e incompetenze impediscono un percorso più spedito nel campo dell’innovazione. Lo ha sostenuto Silvia Nardelli del Miur nel corso della giornata di confronto promossa a Bari dal Distretto dell’aerospazio pugliese sui temi della quarta rivoluzione industriale.

La presidente del Cluster nazionale dell’aerospazio Cristina Leone ha rivendicato una nuova programmazione ,“ si lavori su periodi medio- lunghi così come accade in Europa, dove già si sa cosa accadrà sino al 2026-2030 e sono noti i budget e le priorità”. “Per le piccole aziende è difficile fare ricerca e il Cluster può svolgere il compito di collegare piccola e grande impresa per rendere competitivo il sistema lavorando lungo tre direttive: innovazione, digitalizzazione e sicurezza”.

Il presidente del DTA Giuseppe Acierno ha presentato i risultati di alcuni progetti di ricerca e sviluppo completati dal Distretto dell’aerospazio negli ultimi anni con finanziamenti del Miur. Acierno ha ricordato che il Dta ha affidato alla società di consulenza direzionale Arthur D. Little l’incarico di studiare il mercato per conoscere i fabbisogni professionali e formativi e offrire soluzioni alle parti in campo.

“Bisogna investire su infrastrutture che non servano una sola azienda, ha sostenuto Enrico Pisino, presidente del Cluster nazionale dei Trasporti, e l’aeroporto di Grottaglie è un grande esperienza e una grande intuizione che vanno valorizzate”. Ma è necessario lavorare sulle competenze in vari settori perché; al momento per esempio, “non vi sono disponibili ingegneri pronti a lavorare sulle autovetture senza pilota£.

“La macchina amministrativa è imballata, controllata da una ignoranza attiva e pericolosissima che ha riempito i gangli attivi del Paese ha affermato Nicola Laforgia, della Regione Puglia, che ha chiesto più coraggio “meno moralismo e maggiori competenze per rilanciare i programmi industriali”. Ha rivendicato alla Regione “l’intuizione di rilanciare l’aeroporto industriale di Grottaglie” e ha riconosciuto il grande lavoro svolto dal Dta, “perché sin dalla nascita si decise di puntare su una guida a tempo pieno, e fu scelto Acierno che si è potuto dedicare al Distretto a tempo pieno facendolo diventare una eccellenza della Puglia”. In conclusione Laforgia ha convenuto sulla necessità di integrazione, ricordando, da ex rettore di UniSalento, che la trasformazione del sistema è partita “quando le Università si sono messe al servizio del territorio”.

Il presidente del Cluster “Tecnologie per gli ambienti di vita”, Pietro Aleardo Siciliano, ha rimarcato il risultato che si può ottenere “mettendo a braccetto utente, impresa ed ente di ricerca” e ha sottolineato la necessità che i Cluster tecnologici “lavorino per armonizzare le buone idee ed evitare quelle vecchiotte ed estemporanee”.

Gianluigi Viscardi del Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente, ha rimarcato la necessità che per trasformare le fabbriche “Miur e Mise lavorino insieme” e Laura Morgagni ha richiesto investimenti sulle infrastrutture, con l’’esigenza di tempi certi di realizzazione in un rapporto pubblico-privato per costruire un sistema performante che “lavori a bordo auto e a bordo strada per rafforzare la sicurezza nel campo della mobilità intelligente anche attraverso l’utilizzo della digitalizzazione”.

Intervenuti anche rappresentanti di Leonardo, AvioAero, Planetek e del Consorzio Cetma.