Finmeccanica, le criticità della Divisione Aerostrutture e le preoccupazioni a Foggia

Le segreterie di  Fiom e Uilm di Foggia hanno disdetto nei giorni scorsi l’incontro con Finmeccanica, previsto il 18 aprile, in seguito alle dichiarazioni dell’ingegner Alessio Facondo, Capo Divisione Aerostrutture, fatte alle Rsu nell’incontro del 12 aprile scorso.

foggiaL’ex manager Selex, cui Moretti ha chiesto di occuparsi dei siti produttivi di Alenia al Sud, avrebbe dichiarato, sostengono i sindacati, che nel suo mandato deve sistemare i conti della Divisione Aerostrutture con due milioni di perdite a settimana nei quattro stabilimenti.

In quella sede il manager avrebbe fatto una panoramica sulla situazione degli stabilimenti Finmeccanica della Divisione Aerostrutture Foggia, Nola, Pomigliano e Grottaglie illustrando le criticità di una situazione creata da scelte sbagliate dal precedente management, che avrebbe portato la Divisione di Aerostrutture in una condizione drammatica.  Sarebbe emerso che il sito foggiano è quello più critico per via dei programmi con rate in discesa e l’assenza di nuove commesse, ci sarà lavoro per altri 3 o 4 anni e non ci sarebbe rischio di cassa integrazione nel 2016 perché il management dello stabilimento pugliese avrebbe deciso d’internalizzare attività assegnata a ditte esterne.

I sindacalisti sostengono che Foggia si ritrova con “il programma Bombardier che equivale a una cambiale scaduta, F-35 che è appeso alle decisioni del Governo italiano e della Lockheed Martin, il turboprop che finora è solo uno schizzo su carta e sostengono i sindacati, sarebbero a rischio pacchetti di lavoro con il cliente Boeing, anch’esso in cerca d’internalizzare attività, dopo i problemi di qualità avuti sul box multispar dello stabilizzatore B787/9.

I sindacati metalmeccanici chiamano i lavoratori allo sciopero nazionale per il contratto, le aziende del comparto nazionale dell’aeronautica saranno protagoniste dell’iniziativa con le criticità e le preoccupazioni dei lavoratori dei siti di Finmeccanica, la crisi di Piaggio Aerospace e la diffusa difficoltà dell’interna filiera nazionale della subfornitura.