Napoli, si riaccendono i riflettori sul Polo delle Manutenzioni aeronautiche di Capodichino

I lavoratori di Atitech anticipano future azioni di forza e rivendicano il rispetto degli impegni assunti da Atitech e Finmeccanica nell’intesa raggiunta a Roma nel maggio del 2015.

atitech2015In quell’accordo che portò la cessione dell’assett di Capodichino di proprietà Finmeccanica – Alenia Aermacchi a Gianni Lettieri i sindacati ricordano che è contenuta a garanzia della bontà del progetto industriale Polo delle Manutenzioni una clausola di salvaguardia che tutela i 178 lavoratori coinvolti in caso di problemi occupazionali. In una nota diffusa dai sindacati, si legge che i lavoratori non arretreranno di un millimetro rispetto ai contenuti dell’accordo e prospettano azioni di forza a garanzia delle loro prerogative e per impedire il fallimento del progetto di Polo delle Manutenzioni aeronautiche. I lavoratori denunziano il blocco del progetto e segnalano il licenziamento di sei dipendenti di una ditta dell’indotto.

Il Governo, sostengono i sindacati, deve intervenire per porre rimedio alla “stortura industriale” che vede “ancora oggi le uniche possibilità di lavoro riguardano attività della cedente (Leonardo/Finmeccanica) ”. Una situazione che a due anni dall’accordo rischia di attivare altri focolai di crisi nel territorio dove si diffondono problemi occupazionali in altre aziende dell’indotto aeronautico.

Da troppo tempo – sostengono i dipendenti di Atitech – che ci sono ripetute rassicurazioni sul progetto e sugli impegni assunti dalla proprietà”.  “Sono passati due anni – si legge nella nota del sindacato – e numerosi comunicati di denuncia, incontri con relativi verbali non sono riusciti a spingere Atitech verso l’attuazione del piano, sostenuto, ci teniamo a ricordarlo dalle forze politiche che ancora oggi compongono la maggioranza di governo”. “Grazie alla responsabilità delle maestranze e di conseguenza della RSU sì è potuto portare a compimento la consegna di 7 velivoli ATR da luglio a dicembre 2015 e ultimo l’ATR 466 della Capitaneria di Porto, ricordiamo ancora, la dirigenza stava rischiando di non consegnare neanche dopo aver rischedulato la consegna del programma”. “È così che ci apprestiamo a costituire il “grande Polo delle manutenzioni aeronautiche?“. Assistere inerti, sostengono i sindacalisti  “ ci renderebbe complici di un fallimento che abbiamo tentato di fermare e che invece stiamo subendo contro il nostro volere a causa dell’uso improprio che si fa della legge, nella fattispecie della “cessione di ramo d’azienda“.