Previsti altri 3000 licenziamenti e il taglio del 20% dello stipendio del personale di volo
L’aerolinea irlandese ha deciso le prime misure per rispondere alla crisi della pandemia. Nelle scorse settimane aveva sostenuto di avere risorse sufficienti per reggere le prime misure restrittive per il traffico aereo. In queste ore, in assenza di un’uscita dal tunnel, ha licenziato 250 persone negli uffici di Dublino, Stansted, Madrid e Wroclaw.
Sono stati utilizzati strumenti combinati come i non rinnovi dei periodi di prova, le dimissioni incentivate e licenziamenti quanto possibile. “Dobbiamo ridimensionare i nostri team di supporto, quest’anno trasporteremo meno di 100 milioni di passeggeri a causa della crisi di Covid-19“, ha dichiarato Darrell Hughes responsabile delle risorse umane di Ryanair.
Il manager ha confermato che la compagnia aerea sta incontrando i sindacati del personale e dell’equipaggio di cabina per finalizzare fino a 3.000 tagli di posti di lavoro e una riduzione del 20% della loro retribuzione.
Una soluzione che si ritiene necessaria anche nel caso che sarà possibile riprendere il 40% del programma di volo previsto da luglio.