Si è concluso con l’assoluzione per tutti gli imputati del processo per tangenti degli ex manager Finmeccanica e dei vertici del gruppo AgustaWestland per le tangenti nell’affare degli elicotteri venduti all’India.
L’ex amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi era stato condannato a 4 anni e mezzo e Bruno Spagnolini a 4 anni per la fornitura nel 2012 all’India di 12 elicotteri Agusta.
Un affare da 560 milioni che i giudici avevano appurato viziato dal pagamento da parte di Finmeccanica di almeno 10,5 milioni alla «famiglia» dell’ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica indiana, il generale Sashi Tyagi. Intermediari delle tangenti i faccendieri Guido Haschke e Christian Mitchell.
L’assoluzione è in sostanza definitiva, i giudici milanesi hanno assolto gli imputati «perché non c’è prova sufficiente che i fatti siano sussistenti», una sentenza che riconosce che il fatto non sussiste perché le prove non sono sufficienti.
Si chiude una vicenda che aveva visto nel 2014 il Tribunale di Busto Arsizio condannare i manager di Finmeccanica a 2 anni per le false fatturazioni ma assolti dalla corruzione, un verdetto che l’Appello a Milano nel 2016 ribaltò in condanna per entrambi i reati. La sentenza fu poi annullata a fine 2016 dalla Cassazione con confisca di 7,5 milioni e del risarcimento di 300.000 euro all’Agenzia delle Entrate. Nel frattempo c’erano stati i patteggiamenti di Haschke di una condanna a 22 mesi e di AgustaWestland con la confisca di 7,5 milioni per corruzione e di 380.000 euro di sanzioni per l’illecito amministrativo.