Avviato il tavolo tra il management di Finmeccanica e le delegazioni di Fim, Fiom e Uilm per armonizzare il trattamento dei dipendenti del gruppo. Dal 2016 Finmeccanica sarà una società unica con quattro settori aeronautica, elicotteristica, elettronica e spazio e sette divisioni (aerostrutture, elicotteri, velivoli militari, sistemi avionici e spaziali, elettronica della difesa terrestre e navale, sistemi di difesa, sistemi di sicurezza e Ict), occorrerà entro l’anno definire una struttura normativa e retributiva omogenea per i trentamila dipendenti italiani.
Le motivazioni e gli obiettivi del piano di riassetto di Finmeccanica sono stati illustrati ai sindacati dal responsabile risorse umane e organizzazione Domenico Braccialarghe che ha rassicurato i sindacati sulla volontà dell’azienda di disegnare un accordo strutturato su due livelli: uno nazionale, per temi che riguardano la vita di tutti i lavoratori come il welfare, l’altro per realtà produttiva e stabilimento, così da tutelare le particolarità che confluiscono nella nuova Finmeccanica.
Centrale per avviare un percorso di rilancio degli assett industriali è il recupero di produttività e efficienza del sistema, su questi temi l’azienda che si è detta disponibile a mantenere e sviluppare le specificità dei sistemi d’incentivazione.
Per i prossimi ogni settimana sono previsti incontri su temi specifici e realtà industriali diverse per approdare all’accordo entro fine anno.