Il Prof. Leonardo Lecce: metteremo in acqua il velivolo nel golfo di Pozzuoli o nel Lago Miseno già nel mese di novembre”. “ In Puglia il Dta, Distretto tecnologico aerospaziale pugliese, ha contribuito in modo significativo a far crescere e rafforzare il ruolo delle attività di ricerca nella intera filiera dell’aerospazio e nel settore dei materiali compositi“.
È quasi conclusa la sperimentazione del gabbiano “Seagull”, un velivolo idrovolante innovativo che ripiegherà le ali e attraccherà ai pontile come una barca, lo afferma una nota diffusa nei giorni scorsi da Novotech .
Aeropolis ha seguito fin dalla sua ideazione il progetto del professore Leonardo Lecce, originario di Manduria e per 45 anni docente di Progettazione aeronautica presso l’Università Federico II di Napoli.
E lo ritieniamo uno dei più originali progetti aeronautici messi n cantiere negli ultimi anni.
Il Seagull è un mezzo anfibio biposto, realizzato in materiale composito anticorrosione dotato di 2 ali in lega leggera con una apertura di 11 metri, che si ripiegano con un click dopo l’ammaraggio e si riaprono al momento del decollo che avviene a una velocità di 35-40 nodi. E’ lungo 7 metri e mezzo e largo 3 metri e 20 centimetri. Può viaggiare a una velocità di crociera di 160 chilometri, con una autonomia di 500 chilometri. Faremo volare il gabbiano in Puglia in occasione del Mediterranean Aerospace Matching (Mam), un evento internazionale destinato allo scouting di start up e pmi innovative che si svolgerà a Grottaglie nel marzo 2021 organizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale.
Il prof. Lecce, ha tenuto a chiarirci che in riferimento alle notizie pubblicate su alcuni siti in Puglia e da noi rilanciate, la sua azienda sviluppa attività sia in Campania che in Puglia, con ruoli e competenze molto diverse. Attività che rappresentano le due missioni di riferimento di NOVOTECH: ricerca in Puglia e sviluppo prototipi in Campania. La produzione in Puglia del Seagull rappresenta quindi solo una eventuale attività da fare anche in quella regione.
Nota Stampa
Si chiama Seagull, gabbiano, l’idrovolante biposto in fase di sperimentazione tra Casoria e Avetrana, che grazie a un sistema di ali ripiegabili può ammarare e attraccare a un qualsiasi pontile, e ripartire dopo aver riaperto le ali per decollare e volare sino a un’altezza di 5000 metri a una velocità di crociera di 160 chilometri. Su Seagull sta lavorando la società Novotech srl, della quale è amministratore unico il professore Leonardo Lecce, 73 anni, originario di Manduria, docente universitario in pensione della facoltà di Ingegneria della Federico II, dove è stato per un lungo periodo anche direttore del Dipartimento di Progettazione aeronautica. Lecce, nonostante il prestigioso curriculum che lo ha portato spesso in giro per il mondo come consulente di grandi player del settore aerospaziale, non ha mai dimenticato le origini, tant’è che quando l’idrovolante con le ali ripiegabili entrerà in produzione, lo stabilimento nascerà nell’area di Taranto che continuerà a essere punto di riferimento per attività industriali e di ricerca, con un occhio all’impiego e alla crescita dei giovani. Come già accade ad Avetrana, dove molti giovani hanno trovato opportunità di stage formativi e lavoro di qualità 3 diplomati dell’Istituto tecnico superiore dell’aerospazio di Puglia, che ha tra le scuole di riferimento l’Industriale “Fermi” di Francavilla Fontana.
L’amministratore di Novotech ha annunciato che Seagull effettuerà un volo proprio nel golfo di Taranto in occasione del Mediterranean Aerospace Matching che si svolgerà nell’aeroporto di Grottaglie dal 24 al 26 marzo 2021. L’annuncio è avvenuto durante il workshop svoltosi alla Fiera del Levante la settimana scorsa per la presentazione lo studio di fattibilità realizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) sul futuro dell’aeroporto jonico e sulla possibilità di organizzare un evento internazionale tra il fieristico e il convegnistico che attragga investitori internazionali e player dell’aerospazio e dell’intelligenza artificiale. Ice-Ita, l’agenzia italiana per il commercio estero è già impegnata nella realizzazione dell’evento.
Seagull è un mezzo anfibio biposto, realizzato in materiale composito anticorrosione e con i galleggianti integrati nella fusoliera, dotato di 2 ali in lega leggera con una apertura di 11 metri, che si ripiegano con un semplice click dopo l’ammaraggio, nella fase di attracco al pontile, e poi si riaprono in mare aperto, con un altro click, al momento del decollo che avviene a una velocità di 35-40 nodi. Realizzato con un brevetto europeo unico al mondo, ha una lunghezza di 7 metri e mezzo, una larghezza di 3 metri e 20 centimetri senza le ali e una altezza di 3 metri e mezzo. Il peso in attività è di 650/700 chilogrammi (compresi i due passeggeri).
La spinta in fase decollo è garantita da un sistema ibrido composto da un motore termico a benzina, con una potenza di 100 cavalli, e da un motore elettrico alimentato a batterie. I due motori funzionano insieme in fase di decollo per garantire una maggiore spinta. Poi continua a funzionare solo il motore termico che in volo opera come generatore per la ricarica delle batterie di quello elettrico. L’autonomia è di circa 500 chilometri. Ad Avetrana vengono realizzati il piano di coda e alcune componenti della fusoliera del “gabbiano”. Le altre parti e il montaggio a Casoria. La fase di produzione potrebbe cominciare entro la fine del 2021. C’è l’impegno del professore Lecce a produrre il gabbiano in uno stabilimento da realizzare nell’area jonico-salentina.
Il progetto Seagull è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e ha avviato le attività di ricerca e sperimentazione nel gennaio 2018. Il completamento delle attività è previsto per la fine dell’anno, “ma siamo pronti a mettere in acqua nel golfo di Pozzuoli o nel Lago Miseno già nel mese di novembre il velivolo per completare la sperimentazione, con l’impegno di portarlo a Grottaglie in occasione dell’evento che si svolgerà a marzo 2021, per dare dimostrazione del valore e di risultati raggiunti con Seagull”, sottolinea il professore Lecce.
“Dopo la messa in acqua realizzeremo un altro prototipo e avvieremo le attività di certificazione, che sono molto semplici: sia perché si tratta di un natante che è lungo meno di 10 metri e quindi basta un patentino nautico per guidarlo; sia perché seagull è annoverato tra i velivoli ultraleggeri per guidare i quali basta partecipare a un corso ed effettuare alcune ore di volo”, aggiunge lo scienziato di origine salentina. Le prove di volo sono programmate per i prossimi mesi di gennaio e febbraio. Il passo successivo sarà l’attività di certificazione come ultraleggero da ottenere dall’Easa (Agenzia europea sicurezza aerea) e dalla corrispondente agenzia degli Stati Uniti d’America.
Il professore Lecce vuole continuare a studiare il velivolo, per arrivare a realizzare un seagull con 4 posti, così da rafforzarne l’appeal come mezzo di trasporto ultraleggero con un ampio mercato commerciale e turistico. E infatti spiega, l’amministratore di Novotech, “ci sono grandi opportunità di mercato”. “Sono in valutazione presso il Mise 2 ulteriori progetti di ricerca presentati da Novotech nell’ambito della legge 808 per sperimentare un velivolo con 4 posti e un velivolo a decollo verticale dotato di rotori. Le attività di valutazione dei progetti sono state frenate dalla pandemia. Ma dopo aver ascoltato il sottosegretario Gian Paolo Manzella, durante il workshop organizzato alla Fiera del Levante da Distretto tecnologico aerospaziale, ho avuto la conferma che il governo è intenzionato a rafforzare il settore e che sarà possibile continuare la collaborazione e l’interlocuzione che ha caratterizzato il nostro rapporto proprio con il sottosegretario Manzella”, ricorda ancora.
L’impegno su Avetrana della Novotech, che a Casoria ha in organico oltre 20 dipendenti ed è in attività da circa 30 anni come spin off dell’Università Federico II, non è solo collegato al velivolo con le ali ripiegabili. “Ad Avetrana l’azienda è in attività da circa 8 anni. Il lavoro del Dta, Distretto tecnologico aerospaziale, ha contribuito in modo significativo a far crescere e rafforzare il ruolo delle attività di ricerca nella intera filiera dell’aerospazio e nel settore dei materiali compositi. Oggi in Puglia si svolge il 90 per cento delle attività legate ai materiali compositi, tra Foggia, Brindisi e l’area di Grottaglie. Noi vogliamo continuare a svolgere attività di ricerca e non solo: attraverso un contratto di programma della Regione Puglia abbiamo messo in opera un robot a 8 assi per realizzare strutture aeronautiche in composito di varie forme e dimensione. Ed è proficua la collaborazione con Centro di ricerche Cetma di Brindisi”. “Recentemente abbiamo ottenuto per lo stabilimento di Avetrana la commessa di una società cinese per la fornitura di parti in composito destinate alla costruzione di carrelli ferroviari”, conclude il professore Lecce.