Il Governo risponde al parlamentare Leonardo Impegno sul futuro del comparto aerospaziale campano e meridionale.
Il Ministero allo Sviluppo Economico ha risposto con una nota ufficiale alle preoccupazioni per le prospettive del comparto regionale espresse lo scorso marzo dal parlamentare napoletano, rassicurando “che i presidi industriali di Finmeccanica in Campania, compresi quelli riguardanti il settore Aeronautico, manterranno un ruolo di assoluto rilievo nell’ambito complessivo della One Company”.
La rivoluzione della governance societaria di Finmeccanica, la creazione della cosiddetta “One company”, sostiene il Governo non “è mirata ad un impoverimento delle realtà territoriali, ma a creare le condizioni per un loro effettivo rilancio e rafforzamento, salvaguardando le competenze specifiche”.
Positive le valutazioni di Leonardo Impegno, il parlamentare ci ha dichiarato che: “la risposta del Governo alle domande dei lavoratori e delle imprese dell’indotto è molto buona, il Governo si è impegnato a sostenere il polo aerospaziale meridionale e, da oggi, possiamo dire con maggiore certezza che la riorganizzazione di Finmeccanica non danneggerà il Sud, tuttavia è necessario continuare a sostenere gli investimenti nel Mezzogiorno e sarà mia premura controllare che la legge di stabilità 2016 arrivi alla fine del suo percorso anche con le risorse per il Polo aerospaziale meridionale”.
Nel merito della nota del Governo, la nuova Finmeccanica sarà articolata in quattro settori (Elicotteri, Aeronautica, Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza, Spazio) e sette Divisioni (Elicotteri, Velivoli, Aerostrutture, Sistemi Avionici e Spaziali, Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale, Sistemi di Difesa, Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni) e i siti industriali del settore aeronautico di Campania e Puglia saranno attribuiti alla Divisione Aerostrutture.
Il Governo dichiara che non saranno modificati gli assetti industriali di Finmeccanica, né le mission degli stabilimenti nel Mezzogiorno e conferma che le direttrici strategiche e industriali degli impianti non saranno ridimensionate e che il comparto campano resta ancorato al progetto di Polo Nazionale delle Manutenzioni e alla produzione dell’ATR.
Il primo avviato con la cessione definita a maggio 2015 dell’ex sito Alenia Aermacchi di Capodichino alla newco Atitech Manufacturing e il programma del velivolo italo francese che il governo ritiene avere “ una prospettiva industriale di ulteriori 10/12 anni”. Sul nuovo turboelica il Governo rimanda l’effettivo lancio di un velivolo di nuova generazione “soltanto a seguito di un’approfondita analisi delle reali opportunità di mercato, che tenga in considerazione le variabili evoluzioni”.
La nota ufficiale ha chiarito il ricco e complesso impianto messo in campo dal Governo per supportare lo sviluppo e le capacità competitive delle aziende dell’intero comparto nazionale ritenuto strategico per la ripresa dell’economia del Paese.
Intanto, la legge 808 che finanzia completamente progetti di ricerca e sviluppo per le grandi aziende e le PMI, il Governo conferma che l’intervento è stato rifinanziato con due contributi pluriennali, uno a partire dal 2014 e l’altro dal 2015 per complessivi 800 milioni di euro, modulati in quindici anni. Inoltre, il 15 luglio scorso, quarantuno progetti hanno ricevuto parere favorevole alla concessione del finanziamento, per investimenti complessivi pari a 1,9 miliardi di euro.
Nella legge di stabilità, per il 2016, sono stanziate altre risorse per 25 milioni per il 2018 e complessivi 700 milioni nel periodo dal 2019 fino al 2032.
Da ultimo, con un decreto ministeriale del 3 luglio 2015 è stato istituito un nuovo regime di aiuto per le imprese del settore, con alcuni elementi innovativi e semplificazioni procedurali per le piccole e medie imprese, sono previste inoltre risorse per favorire i processi di aggregazione fra imprese per accrescere la competitività del sistema industriale italiano.