I sindacati: fallito il progetto di Polo delle Manutenzioni Aeronautiche. La nuova narrazione dell’assessore regionale Amedeo Lepore sul comparto aeronautico campano:
- La filiera aeronautica è finita in crisi perché è venuto meno il ruolo di Finmeccanica/Leonardo
- Leonardo garantisce con gli ordini ATR i posti di lavoro nei siti campani per i prossimi 3 anni
- I 178 lavoratori di Atitech Manufacturing restino al loro posto in attesa che si trovi un accordo tra Leonardo e Atitech
A non avere dubbi sul fallimento del Progetto di Polo delle Manutenzioni sono i sindacati di Leonardo e le RSU di Atitech Manufacturing che si sono riuniti presso lo stabilimento di Atitech Manufacturing di Capodichino. Hanno posto il tema esplicitamente in Consiglio regionale i dipendenti di Atitech Manufacturing in una nota consegnata all’assessore Amedeo Lepore e alla consigliera cinquestelle Valeria Ciarambino.
Nel documento i dipendenti di Atitech manufacturing ricostruiscono la vicenda che dopo due anni dall’annuncio del piano industriale del Polo delle Manutenzioni li vede oggi in CIGS a zero ore. I lavoratori prospettano come soluzione del problema il loro ritorno e quello degli assett di Capodichino nell’azienda Leonardo e propongono la convocazione di un tavolo istituzionale con gli stakeholders, Leonardo incluso, per rilanciare il comparto aeronautico campano.
In coda a una lunghissima riunione del Consiglio Regionale della Campania si sono discusse e unificate due mozioni presentate sulla questione del Polo delle Manutenzioni e sul destino dei lavoratori di Atitech Manufacturing. I due documenti presentati da 5 Stelle e dal gruppo del PD sostanzialmente convergevano sulla richiesta comune di riportare in Leonardo i 178 dipendenti passati nella join venture tra Atitech e il player nazionale. La mozione firmata da Antonio Marciano del PD non riferendosi anche al ritorno in Leonardo degli assett di Capodichino non considerava che avrebbe lasciato a Lettieri le infrastrutture e i suoli sullo scalo napoletano di notevole valore logistico.
La sostanza è che dopo venticinque mesi l’intero progetto del Polo si è arenato prima ancora di partire con la crisi di Alitalia e impantanato dalle accuse reciproche d’inadempienze tra Atitech e Leonardo. Lo scontro tra Atitech con Leonardo e con le istituzioni regionali esclude, ammesso che qualcuno ci avesse pensato, la possibilità che Lettieri concorra per la Presidenza del DAC quando scadrà il mandato di Luigi Carrino.
La questione imbarazza non poco le forze politiche perché sul quel progetto nel 2015 si espose il capo di governo Matteo Renzi e perché fu osannato e approvato da imprenditori, sindacalisti e dall’intera classe politica locale e nazionale.
La vicenda di Atitech Manufacturing è una manovra di Gianni Lettieri per recuperare tutte le pendenze da Alitalia e dalla Regione Campania oppure il fallimento di un progetto improvvisato, privo di un’affidabile analisi di mercato? La risposta alla domanda è stata raggirata dalla mediazione dell’Assessore Amedeo Lepore, infatti, nel documento votato dal Consiglio, si riprendono le valutazioni della mozione del PD e non si esprimono valutazioni sul destino del Polo della Manutenzioni.
Nel suo intervento in aula l’assessore Lepore si è soffermato sulle iniziative attivate dal Governo e Regione per consentire ad Atitech di recuperare i crediti e ha riferito d’impegni sulla vicenda del viceministro Claudio De Vincenti e del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. I 6 milioni che Alitalia deve ad Atitech sarebbero sbloccati dal governo e l’assessore Chiara Marciani avrebbe finalizzato 1,5 milioni di euro per un piano di formazione di Atitech risalente al 2014. Sulla vicenda l’assessore ha parlato di futuri incontri a Roma il prossimo 17 luglio risolutivi per la vertenza e decisivi per il futuro del Polo delle Manutenzioni.
Infine Lepore ha reso noto il contenuto di un incontro con l’Amministratore Delegato di Leonardo nel corso del quale si sarebbe affrontato il ruolo del gruppo in Campania e la vicenda Atitech. L’assessore avrebbe avuto garanzie occupazionali per i prossimi tre anni, considerando il backlog di ATR, e avrebbe posto ad Alessandro Profumo il tema di un prodotto tutto completo da realizzare in Campania.