Nelle settimane scorse c’era chi sosteneva che l’uscita di Leonardo-Finmeccanica dal programma Superjet era rientrata per intervento diretto del presidente russo Putin e del presidente Renzi. Invece a sorpresa l’assessore regionale al Lavoro del Veneto Elena Donazzan, rende noto di essere “a conoscenza che, senza rispondere e dare conto della decisione a Istituzioni importanti e ai sindacati, Leonardo-Finmeccanica ha ceduto a Sukhoi quote importanti, oltre l’80%, di Superjet. Perdiamo la sovranità nazionale su un’azienda strategica, il che non fa piacere, pur vedendo con favore un rafforzamento delle relazioni con la Russia”.
E’ comprensibile la plausibile irritazione dell’assessore veneto, non pensiamo che l’uscita di Moretti dal programma aeronautico sia quello che volevano le autorità russe, e la scelta di Leonardo forse non favorisce il buon esito di altri dossier aperti tra le autorità russe e quelle italiane. Ma tant’è, il management di Leonado ci ha abituato a scelte discutibili e a decisioni che non tengono conto dell’orientamento delle istituzioni e parti sociali.
“D’intesa con il Sindaco di Venezia Brugnaro – ha dichiarato l’assessore Donazzan – avevo chiesto che Leonardo-Finmeccanica rivedesse la scelta di dismettere la partecipazione in Superjet, ritenendo questa azienda strategica per il mercato europeo e ponte facilitatore per le relazioni economiche tra Russia e Europa. I dati di bilancio positivi diffusi meno di un mese fa da Leonardo-Finmeccanica – aggiunge l’Assessore regionale – mi avevano convinta che perdessero ragion d’essere le motivazioni della dismissione, e invece, senza un’apparente logica economica e industriale, si è deciso diversamente”.
“Chiedo un immediato incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico – conclude Donazzan – per avere notizie ed informazioni, prima di tutto sul piano della salvaguardia occupazionale. Posso peraltro sperare che i russi avranno maggiore sensibilità sull’intera questione di quella dimostrata da Leonardo-Finmeccanica”.