In Campania la relazione dell’Enac rileva ritardi negli investimenti per 2,4 milioni, fra gli interventi ancora fermi, risultano dalle tabelle il sistema informativo (1.372.736,39 euro) e l’adeguamento strip (da 1,05 milioni) previsti dal Por Campania 2000-2006. In totale in Campania, nel periodo 2000-2015, fra l’aeroporto di Napoli e quello di Salerno, erano previsti finanziamenti pubblici per 86.329.539 euro, di cui 1.553.117 euro di quota a carico dei privati. Gli investimenti previsti a Napoli erano pari a 75.532.474 euro, con una partecipazione del privato di 1.553.117 euro, mentre per lo scalo di Salerno erano di 10.797.064, tutti a carico dei fondi pubblici. Una tabella finale rende noto che per lo scalo di Napoli Capodichino erano stati programmati investimenti per 132.079.000 euro e ne sono stati realizzati per 137.430.000 euro (ma nella rendicontazione, si legge, si è tenuto conto di investimenti delle annualità 2013 e 2014 per 22,476 milioni, di cui 22,464 di investimenti privati). Dai conteggi realizzati, tabelle alla mano diffuse dall’Enac, mancherebbero all’appello 2,4 milioni di euro.
Il presidente Enac Vito Riggio, nel suo intervento di apertura, ha anche richiamato la necessaria integrazione degli investimenti per gli scali aeroportuali con lo sviluppo della rete ferroviaria e l’alta velocità per favorire i collegamenti tra gli aeroporti e il territorio
Del totale degli investimenti di questi ultimi quindici anni nel Mezzogiorno circa 1 miliardo e 36 milioni riguardano opere oggetto di finanziamenti pubblici comprensivi delle quote di cofinanziamento a carico del gestore e ad esclusione degli importi di opere totalmente in autofinanziamento riferibili a Contratti di Programma; circa 219 milioni riguardano opere totalmente autofinanziate dal gestore e riferiti a Contratti di programma; circa 250 sono invece i milioni introitati e reinvestiti nel periodo di vigenza del regime concessorio ex art. 17 della legge 135/97.