Distributed Electric Propulsion (DEP). E’questa la frontiera tecnologica della propulsione che nei prossimi anni sarà applicata nei velivoli commerciali di aviazione generale e poi in quelli regionali.
Tra alcuni decenni l’utilizzo di motori elettrici approderà anche su grandi velivoli consentendo un’altissima efficienza, basse emissioni di carbonio, basso rumore e bassi costi operativi.
Tra i diversi programmi di sviluppo , quello del X-57 Maxwell è tra gli aeromobili sperimentali: un aereo i cui propulsori sono ibridi elettrici a celle a combustibile ossido solido, frutto della collaborazione tra Tecnam e NASA. Infatti la fusoliera è proprio quella di un Tecnam P2006T, ma l’ala verrà opportunamente modificata per permettere la corretta aeronavigabilità con DEP (Propulsione elettrica distribuita). I piloti della NASA hanno effettuato dei test in volo sul P2006T per raccogliere i dati di efficienza per poi, una volta modificata l’ala per l’installazione dei nuovi propulsori, effettuare nuovamente gli stessi test ed osservarne i cambiamenti.
Gli ingegneri del NASA Armstrong Flight Research Center hanno dichiarato che l’ X-57 Maxwell è pronto per il completamento dei vari ground-test. Esistono varie fasi del progetto definite come Mod che vanno dal I al IV. Della Mod I hanno già completato nel 2016 con successo il LEAPTech ground-test (test effettuato tramite installazione di un’ala con 18 propulsori elettrici ben distribuiti su un autocarro a velocità di decollo e atterraggio) per verificare l’effettiva la fattibilità del DEP (Propulsione elettrica distribuita). Attualmente hanno raggiunto la fase 2, o come viene definita la Mod II, che segnerà l’inizio dell’integrazione fisica dei motori elettrici sull’ala. In questa fase verranno sostituiti i due motori Rotax con i motori elettrici. Verrà poi testato con un simulatore di volo ed effettuati i reali test di rullaggio e in volo. La Mod III consisterà nella fase di sperimentazione in volo e a terra dei motori elettrici, che essendo più leggeri potranno essere installati sulle punte delle ali al fine di recuperare l’energia che si sarebbe persa nei vortici di estremità. Verranno installate delle gondole per installare eventualmente 12 motori high-lift posizionati in modo distribuito lungo tutta l’ala. Infine la Mod IV consisterà nell’installazione dei 12 motori high-lift che si attiveranno solo a decollo e atterraggio. Quando l’aereo si troverà in crociera questi si disattiveranno lasciando solamente attivi i due motori alle estremità.
Il bisogno di proiettarsi verso un futuro più eco-friendly diventa sempre più impellente e almeno per il trasporto regionale diventa anche sempre più concreto. Questo tipo di propulsione distribuita oltre a rappresentare un guadagno in termini di ecosostenibilità, rappresenta un guadagno anche in termini di efficienza in crociera e di riduzioni di costi energetici dovuto al tipo di propulsione e di rumorosità. Questo progetto non è fine a se stesso, per Mark Moore (NASA Sceptor X-57 Principal Investigator) è una prima e fondamentale tappa per lo sviluppo di aerei a trasporto commerciale a propulsione elettrica.
D.d.L.