Nasce una nuova Rete di imprese per la stampa 3D

MBDA, CIRA, FOX BIT, DRAGONFLY e CSM dato vita ad una Rete di imprese denominata NIAM – Network Italiano Additive Manufacturing

Nasce una nuova Rete di imprese per la stampa 3D

 

MBDA, CIRA, FOX BIT, DRAGONFLY e CSM sono le cinque società che oggi, presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, hanno dato vita ad una Rete di imprese denominata NIAM -Network Italiano Additive
Manufacturing- presieduta da Antonio Perfetti.

L’obiettivo è di accrescere le conoscenze e la competitività nel settore della Manifattura Additiva (Additive Manufacturing) per l’aeronautica e lo spazio, individuato come uno dei principali fattori di innovazione.

A sottoscrivere l’atto costitutivo della Rete NIAM, sono stati i massimi vertici delle cinque società: Antonio Perfetti per MBDA Italia che è anche la capofila del gruppo, Luigi Carrino, per il CIRA, Massimiliano Scarpetta per Fox Bit, Claudio Giarda per Dragonfly, Cesare Murgia per CSM, alla presenza di Mariano Bozza in rappresentanza dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania. L’Additive Manufacturing, conosciuta anche come stampa 3D industriale, è il processo attraverso il quale, partendo da modelli numerici 3D e tramite la deposizione di materiali (metalli o compositi) per strati successivi, si possono realizzare componenti meccaniche seriali o prototipali ad elevata complessità. Per questo il suo impiego è molto importante per i settori high-tech ed in particolare per il settore aerospaziale che con i suoi componenti altamente tecnologici, il loro valore molto elevato, i bassi volumi produttivi e i tempi strettissimi di risposta alla domanda, individua nella Manifattura Additiva la migliore risposta Per raggiungere l’obiettivo strategico di accrescere la capacità competitiva sullo scenario nazionale ed internazionale nell’ambito delle tecnologie additive, le società della Rete si impegnano a unire i loro sforzi e a svolgere una serie di azioni che vanno dal miglioramento della conoscenza e del monitoraggio del mercato per favorire un rapido e competitivo ingresso della rete all’acquisizione di un approfondito know how sulle fenomenologie e tecnologie relative alla Manifattura Additiva, e alla caratterizzazione dei propri prodotti e servizi per l’elevato livello innovativo e standard qualitativo.

L’acquisizione di macchinari allo stato dell’arte, la messa a punto di standard e di protocolli per la qualifica e la certificazione, la definizione di processi realizzativi anche con multi materiali per consentire la produzione di prodotti assolutamente nuovi sono altri punti importanti dell’accordo. Con i macchinari che presto saranno installati presso il CIRA grazie alla firma di questo accordo, quelli già esistenti e la stampante 3D al titanio presente presso lo stabilimento di Citema, Capua si candida a diventare uno dei maggiori poli nel settore della Manifattura Additiva per il settore aerospaziale.