Da Intesa SanPaolo 90 miliardi in tre anni per le imprese che investono. Nola, nello stabilimento A.Abete presentato l’accordo tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo.
Gianluigi Viscardi, Vice Presidente Confindustria: “I giovani sono le ‘tecnologie abilitanti’ del Mezzogiorno” Lo sviluppo delle imprese e la loro crescita dimensionale e finanziaria sono una tappa obbligata per la ripresa economica del paese. L’industria del futuro, è stato detto nell’incontro PROGETTARE IL FUTURO, promosso da Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, richiede dimensioni adeguate, per le quali servono anche un buon credito e una nuova finanza.
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Ospiti dell’azienda aerospaziale campana A.Abete, i rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e del sistema finanziario regionale si sono confrontati sui contenuti dello strumento approntato lo scorso novembre, che rende disponibili a supporto degli investimenti delle imprese, in tre anni, un plafond di 90 miliardi di euro. L’intesa tra imprenditori e banchieri punta a finanziare la crescita del business, valorizzando il patrimonio delle imprese attraverso un nuovo modello di relazione basato sui fattori qualitativi legati al credito.
Significativo che Confindustria e Intesa SanPaolo abbiano individuato come sede per presentare in Campania uno strumento per lo sviluppo delle imprese, un’azienda come Abete. Una realtà che, come ha sostenuto l’Ing. Giovanni Abete, amministratore delegato, in questi anni ha mantenuto e accelerato la crescita, rinnovando il modello d’impresa. Non solo con importanti investimenti a supporto dell’estensione e all’innovazione dei processi, ma anche attraverso la formazione e attenzione al fattore umano, alla comunicazione e alla promozione, per supportare un’aggressiva politica commerciale finalizzata alla ricerca e all’acquisizione di nuovi mercati nazionali ed esteri. L’azienda in pochi anni ha accresciuto credibilità internazionale, fatturati e dipendenti, e oggi è partner diretto di grandi player internazionali dell’aerospazio.
“Continueremo su questa strada, innovazione e dimensioni adeguate ci consentiranno di acquisire nuovi mercati. Puntare su Industria 4.0 – ha detto Abete – è per noi una necessità e non solo un’opportunità che non intendiamo perdere”.
“Saper innovare significa poter operare un cambiamento culturale nei processi operativi – ha sostenuto Francesco Guido Direttore regionale Intesa Sanpaolo – significa anche sapere individuare con anticipo soluzioni o idee che non esistono ancora e che sono realizzabili. Estendere le politiche d’internazionalizzazione e introdurre digitalizzazione per le imprese del Sud e le PMI sono una necessità che consentirà di superare la morsa del mercato interno. In Italia il 7% delle imprese opera online, in Europa sono il 17%, c’è un gap anche infrastrutturale da recuperare e l’accordo con Confindustria consentirà investimenti per favorire la crescita e la competitività delle imprese supportando internazionalizzazione e digitalizzazione”. “Ma – ha sostenuto Guido – anche consentendo con misure precise la valorizzazione del fattore umano, la creazione di ecosistemi tra imprese e sostenendo la nuova imprenditorialità”.
“Intesa San Paolo nel 2016 – ha concluso Guido – con 6,5 miliardi ha sostenuto l’economia meridionale, con 18 milioni le prime iniziative per le Startup. Obiettivo dell’istituto è estendere nei prossimi anni la presenza per lo sviluppo dell’economia meridionale”.