Piaggio Aerospace “Creare un polo unico per la manutenzione della Difesa “

Incontro MISE Piaggio Aerospace
Incontro MISE Piaggio Aerospace

Dal 2 maggio parte la cassa Integrazione per i dipendenti.

Le proposte del Governo sono un primo passo verso il rilancio del gruppo aeronautico, l’ha affermato il Commissario Straordinario Piaggio Aerospace Vincenzo Nicastro. Dal Governo sono state “comunicate misure concrete per il rilancio dell’azienda”, “l’auspicio è che i contratti annunciati si formalizzino nel più breve tempo possibile”.  

In una nota ufficiale del MISE sull’esito dell’incontro sulla vicenda di Piaggio Aerospace si legge che “nel breve periodo è previsto il riavvio delle attività di manutenzione dei velivoli P180 e della produzione degli stessi, nonché la finalizzazione della certificazione del P1HH e l’impegno all’acquisizione di due sistemi”. “Nel medio periodo vi è la finalità di acquisizione di altri sistemi con l’obiettivo a lungo termine di avere in azienda le capacità per lo sviluppo di ulteriore tecnologia legata alle linee guida del Ministero della Difesa”. “L’obiettivo del Governo su Piaggio – ha dichiarato il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial – è quello di creare un polo unico per la manutenzione attraverso l’impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte”.

I sindacati non condividono l’ottimismo del governo ed esprimono un giudizio più cauto sui contenuti e le tempistiche dei provvedimenti anche perchè restano fumosi i contorni del progetto di trasformare Piaggio Aerospace nel Polo unico nazionale di manutenzione per la Difesa, in particolare se si considera il fallimento di quello di Atitech e Leonardo a Napoli per la manutenzione aeronautica.

Il Governo ha annunciato che, entro giugno, finanzierà le commesse per la manutenzione dei motori Viper dell’Aeronautica, facendo così arrivare nelle casse dell’azienda la cifra di circa 58 milioni di euro in tre anni. “Gran parte di questa commessa era stata già annunciata a dicembre ma non farà rientrare dalla Cassa nessun lavoratore – sostiene Bruno Manganaro della Fiom Cgil – perché riguarda il reparto motori che ha già lavoro e i dipendenti non vanno in Cassa”.

Ancora dubbi e tempi fumosi invece sostengono i sindacati per le due commesse più importanti, quelle relative ai P1HH e ai P180. Nessuna certezza sulle tempistiche, anche se il sottosegretario Angelo Tofalo sostiene che già dai mesi prossimi inizierà il richiamo progressivo a lavoro dei dipendenti in cassa integrazione e le misure dovrebbero consentire all’azienda di “rientrare nell’attività di progettazione di sistemi a livello europeo e, in particolare, del programma europeo denominato MALE(2020-2025) in sinergia con altri player industriali”.