Piaggio Aerospace, sempre più incerto il futuro per i vertici

Mubadala rinvia il cda. Spostato l’incontro al Ministero al ministero dell’Industria fra i vertici dell’azienda ed i sindacati

In attesa di decisioni da parte della proprietà araba del gruppo aeronautico, crescono i timori per il futuro delle aziende. I sindacati avevano chiesto di verificare in sede di governo l’effettivo rispetto degli accordi sottoscritti e firmati il 30 giugno 2014 al Ministero dello sviluppo economico.

sede_piaggio_aeroRicordiamo che l’intesa raggiunta dopo manifestazioni e scontri sindacali (culminati con l’occupazione per tre notti del sito produttivo di Sestri) prevede garanzie e certezze sulle prospettive di sviluppo industriale dei circa 1200 lavoratori degli stabilimenti Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga e Sestri Ponente.

I sindacati in queste settimane avevano chiesto rassicurazioni sul futuro e sul piano di ristrutturazione dell’azienda che ha visto restare a Genova solo un service per la manutenzione e verniciatura dei velivoli,  i timori che le prospettive fossero cambiate si sono diffusi tra i dipendenti dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi che aveva definito Piaggio Aerospace “praticamente fallita e senza risorse su cui contare”. Non erano servite a rassicurare le dichiarazione del management dell’azienda e i giudizi non lusinghieri che erano seguiti da più parte verso l’operato dell’ l’assessore.  Ed è proprio l’assessore che ripropone il tema, servono delle risposte e il governo deve rapidamente impegnarsi e darsi da fare – avverte l’assessore Rixi -. Non dobbiamo dimenticare che proprio lo stabilimento di Villanova sia stato inaugurato dall’attuale Presidente del Consiglio e vanti ricerche e produzioni di altissimo livello, specie sui droni. Come Regione attendiamo gli sviluppi e saremo collaborativi, in questo momento è fondamentale salvaguardare tutti gli stabilimenti produttivi del territorio».

Tranquilli non sono nemmeno il management, dopo l’uscita dal gruppo di praticamente una linea completa di dirigenti,  lo spostamento ad Abudabi di due giorni del cda potrebbe presagire decisioni importanti per il futuro del gruppo e per l’amministratore Carlo Logli.