La regione Puglia fa il primo bilancio delle scelte della politica industriale del gruppo Leonardo Finmeccanica e scopre che 338 posti di lavoro nelle PMI del comparto aeronautico di Brindisi sono stati cancellati dopo una crescita occupazionale iniziata da una decina di anni con l’insediamento di Alenia a Grottaglie.
Oggi giovedì la Regione ha convocato la Task Force per il lavoro. La commissione è presieduta da Leo Caroli, è stata istituita per monitorare lo stato delle aziende del comparto aeronautico regionale ed è costituita da rappresentanti sindacati, istituzioni, aziende e associazioni. La seduta è stata preceduta da scioperi indetti autonomamente dalle organizzazioni sindacali aziendali e non condivisi da Fim, Fiom e Uilm che parlano di «azioni inaccettabili». Una presa di distanza che indica il clima lacerante che si respira in un comparto ormai col fiato corto.
«Il governo ha perso troppo tempo senza fare nulla per difendere i lavoratori» ha sostenuto il senatore Vittorio Zizza, componente della Commissiona lavoro a palazzo Madama. Si sono persi «in un anno 338 posti di lavoro, bilancio drammatico delle scelte scellerate della politica industriale del gruppo Leonardo Finmeccanica». Il parlamentare ha sostenuto che «per il futuro non s’intravedono spiragli a meno di un cambio di rotta da parte del gruppo Leonardo Finmeccanica» che finora «ha fortemente penalizzato le professionalità brindisine».
Un bilancio drammatico che ha colpito indistintamente grandi aziende come AgustaWestland, Dema, Comer Calò, Processi Speciali, Gse, Tecnomessapia, HB Tecnology – dice Zizza – e le prospettive per il prossimo anno non sono migliori soprattutto da quando è stato annunciato lo spostamento della produzione degli elicotteri AW169 in Polonia.
La proposta è la chiamata in campo del Governo con i Ministri dello Sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali, dell’economia e delle finanze e della difesa, un tavolo tecnico con la partecipazione dello stesso gruppo Leonardo Finmeccanica per approfondire e risolvere anche con ciascuna azienda del settore aeronautico le perplessità e i rischi legati alle scelte aziendali della stessa Leonardo Finmeccanica, oltre che salvaguardare i posti di lavoro.